Pagina:Catullo e Lesbia.djvu/323: differenze tra le versioni

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<poem>{{smaller|Pag. 226.}}{{spazi|10}}{{§|sacas|[[Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte quarta. Discordia finale/27. A Furio ed Aurelio - XI Ad Furium et Aurelium#sacas|Seu Sacas, sagittiferosque Parthos.'']]}}</poem>
<poem>{{smaller|Pag. 226.}}{{spazi|10}}{{§|sacas|[[Catullo e Lesbia/Traduzione/Parte quarta. Discordia finale/27. A Furio ed Aurelio - XI Ad Furium et Aurelium#sacas|''Seu Sacas, sagittiferosque Parthos.'']]}}</poem>


Le vaste regioni, che giacciono fra la Serica ad oriente, la Sarmatia asiatica ad occaso e l’Indie a mezzogiorno, furono comprese sotto la denominazione dì ''Scythia.'' Delle tribù che le abitavano pochissimo seppero gli antichi, e pochissimo sappiamo noi delle loro origini. A {{Ac|Erodoto}} furon soltanto noti i nomi delle tribù a settentrione del Caspio e dell’Eusino. {{Ac|Tolomeo}} divise in due parti la Scizia. A dar retta a {{Ac|Marco Giuniano Giustino|Giustino}}, ''Parthi'' in lingua scitica significa ''nomadi.'' I ''Sacæ'' occupavano le steppe del Kirghiz Khasaks, e le regioni fra levante e ponente del Bolor; e sono da {{Ac|Gaio Plinio Secondo|Plinio}} annoverati fra i popoli più celebri della Scizia, non senza prima avvertire che: ''Persæ illos Sacas in universum appellavvere a proxima gente, antiqui Aramæos. Scythæ ipsi Persas, Chorsaros; et Caucasum montem Groucasum, hoc est, nive candidum.'' I Saci fecero invasioni nella Battriana, e fino nell’Asia Minore e in Armenia, ove una provincia fu da loro appellata Sacasena. Furono disfatti da Ciro, che celebrò<section end="an27" />
Le vaste regioni, che giacciono fra la Serica ad oriente, la Sarmatia asiatica ad occaso e l’Indie a mezzogiorno, furono comprese sotto la denominazione dì ''Scythia.'' Delle tribù che le abitavano pochissimo seppero gli antichi, e pochissimo sappiamo noi delle loro origini. A {{Ac|Erodoto}} furon soltanto noti i nomi delle tribù a settentrione del Caspio e dell’Eusino. {{Ac|Tolomeo}} divise in due parti la Scizia. A dar retta a {{Ac|Marco Giuniano Giustino|Giustino}}, ''Parthi'' in lingua scitica significa ''nomadi.'' I ''Sacæ'' occupavano le steppe del Kirghiz Khasaks, e le regioni fra levante e ponente del Bolor; e sono da {{Ac|Gaio Plinio Secondo|Plinio}} annoverati fra i popoli più celebri della Scizia, non senza prima avvertire che: ''Persæ illos Sacas in universum appellavvere a proxima gente, antiqui Aramæos. Scythæ ipsi Persas, Chorsaros; et Caucasum montem Groucasum, hoc est, nive candidum.'' I Saci fecero invasioni nella Battriana, e fino nell’Asia Minore e in Armenia, ove una provincia fu da loro appellata Sacasena. Furono disfatti da Ciro, che celebrò<section end="an27" />