Pagina:Chi l'ha detto.djvu/94: differenze tra le versioni
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Fortuna non è equa dispensiera de’ suoi favori ai viventi; ciò che gli antichi Greci significavano già con un adagio comune: |
Fortuna non è equa dispensiera de’ suoi favori ai viventi; ciò che gli antichi Greci significavano già con un adagio comune: |
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{{Cld|238|Non cuivis homini contingit adire Corinthum.|fonte={{Sc|{{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}}}, '' |
{{Cld|238|Non cuivis homini contingit adire Corinthum.|fonte={{Sc|{{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}}}, ''Epistolæ'', lib. I, epist. XVII, v. 36|trad=Non a tutti è dato di andare a Corinto.}} adagio, che anche per gli antichi era di incerta origine, poichè alcuni ne davano ragione dicendo che l’ingresso nel porto di Corinto era molto difficile ({{AutoreCitato|Michele Apostolio|Apost.}}, 13, 60), altri che la vita dissoluta che vi si menava, rendeva difficile a chi non fosse ben provvisto di danaro, di godere dei piaceri che la città offriva ({{AutoreCitato|Zenobio|Zenob.}}, 5, 37; {{AutoreCitato|Diogeniano|Diogenianus}}, 7, 16). |
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E in senso morale si dice ugualmente che |
E in senso morale si dice ugualmente che |