Pagina:Il Santo.djvu/163: differenze tra le versioni
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a Dio. Ora il figliuolo spirituale era misteriosamente certo che la donna male amata da lui nel tempo del suo gravitare cieco e ardente sulle cose inferiori, aveva scoperto la sua presenza nel monastero e sarebbe venuta a cercarlo. Disceso dentro lo Spirito interno al proprio cuore, egli vi attingeva un pio sentimento del Divino ch’era pure in lei, ascoso a lei stessa, una mistica speranza che per qualche oscura via ella pure arriverebbe un giorno al mare di verità eterna e di amore, che attende tante povere anime erranti. |
{{Pt|derlo|contenderlo}} a Dio. Ora il figliuolo spirituale era misteriosamente certo che la donna male amata da lui nel tempo del suo gravitare cieco e ardente sulle cose inferiori, aveva scoperto la sua presenza nel monastero e sarebbe venuta a cercarlo. Disceso dentro lo Spirito interno al proprio cuore, egli vi attingeva un pio sentimento del Divino ch’era pure in lei, ascoso a lei stessa, una mistica speranza che per qualche oscura via ella pure arriverebbe un giorno al mare di verità eterna e di amore, che attende tante povere anime erranti. |
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Don Clemente lo aveva udito venire e aperse a mezzo l’uscio della cella. Benedetto entrò, gli porse la lettera dell’Abate. |
Don Clemente lo aveva udito venire e aperse a mezzo l’uscio della cella. Benedetto entrò, gli porse la lettera dell’Abate. |
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«Lei è contento?» disse Benedetto, quasi dolente. |
«Lei è contento?» disse Benedetto, quasi dolente. |
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Oh, ''contento!''Come avrebbe potuto dire il suo Maestro, quel che sentiva? Partiva il discepolo diletto, partiva per sempre, dopo tre anni di dolce unione spirituale; ma ecco, l’ascosa Volontà si era |
Oh, ''contento!'' Come avrebbe potuto dire il suo Maestro, quel che sentiva? Partiva il discepolo diletto, partiva per sempre, dopo tre anni di dolce unione spirituale; ma ecco, l’ascosa Volontà si era |
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