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scrittore del {{AutoreCitato|Secondo Lancellotti|P. Secondo Lancellotti}}, abate olivetano, intitolandolo: ''L’Hoggidì ovvero il mondo non peggiore nè più calamitoso del passato, e gl’ingegni non inferiori a’ passati'' (Venetia, 1623-36). La prima parte di questo libro si chiude col versetto biblico:
scrittore del {{AutoreCitato|Secondo Lancellotti|P. Secondo Lancellotti}}, abate olivetano, intitolandolo: ''L’Hoggidì ovvero il mondo non peggiore nè più calamitoso del passato, e gl’ingegni non inferiori a’ passati'' (Venetia, 1623-36). La prima parte di questo libro si chiude col versetto biblico:


«Ne dicas: Quid putas causae est quod priora tempora meliora fuere, quam nunc sunt? Stolta est enim hujuscemodi interrogatio.»
«Ne dicas: Quid putas causae est quod priora tempora meliora fuere, quam nunc sunt? Stulta est enim hujuscemodi interrogatio.»<br />
(''{{TestoCitato|Sacra Bibbia/Antico Testamento/Qoelet|Ecclesiaste}}'', {{TestoCitato|Sacra Bibbia/Antico Testamento/Qoelet/Capitolo VII|c. VII, v. 11}}).
{{A destra|(''{{TestoCitato|Sacra Bibbia/Antico Testamento/Qoelet|Ecclesiaste}}'', {{TestoCitato|Sacra Bibbia/Antico Testamento/Qoelet/Capitolo VII|c. VII, v. 11}}).}}


Quindi nè spregiatori dell’oggi, nè spregiatori dell’ieri: talvolta
Quindi nè spregiatori dell’oggi, nè spregiatori dell’ieri: talvolta