Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano?/Lettera seconda: differenze tra le versioni
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{{Indent|0|tempo si rinnova il rumore sparso da qualche anno in Germania intorno all'antica città, che si è incominciata a disotterare dalle veneri e dalle pomici del Vesuvio, detta dai giornali francesi, inglesi e tedeschi ''Eraclea'', ma che avrebbero assai meglio chiamata ''Ercolano''. Questa città marittima, distante poche miglia dal Vesuvio, essendo in parte caduta la tempo di Regolo e di Virginio Consoli, restando il dippiù vacillante, dopo pochi anni essendosi acceso il Vesuvio, cò che da tempo immemorabile non era accaduto, fu interamente distrutta e bruciata, con essere stata coperta dalle arene, pomici e pietre, che furono lanciate fuora da quel terribile volcano.»}}
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{{Indent|0|è quella della riempitura e del sotterramento delle tre città [...] La copritura delle medesime, non è accaduta, siccome generalmente si crede, per opera d'un torrente di [[:w:Lava|lava]], ma da ceneri e pietre pomici, le quali in gran quantità caddero dall'aria a guisa di neve»}}
Ciò mi sorprende, poiché il {{
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