Pagina:Storia delle arti del disegno III.djvu/207: differenze tra le versioni
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''De vitiis, et virtutibus''. Il secondo è il libro secondo d’un trattato intiero, e il terzo è il libro terzo di quest’opera citata. Si sono incontrati in questi tre volumi consecutivi composti dallo stesso autore, cioè da {{AutoreCitato|Filodemo di Gadara|Filodemo}}, filosofo epicureo, coevo di {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}}<sup>nota</sup>, di cui Fabrizio nella Biblioteca Greca dà notizia<sup>nota</sup>. Il volume della retorica pare anche da parecchie cassature, e correzioni, essere l’autografo dell’autore stesso. Di queste cassature darò qualche saggio in una notizia, che sto componendo adesso<sup>nota</sup>. Non è stato un mero caso d’essersi dato di piglio a’ volumi dello stesso autore; perciocchè l’essersi scelti volumi di minor mole per isbrigarsi più presto, ed anche i più conservati, che si sono trovati appunto in un cantone della stanza mentovata, ha prodotto il buon effetto di cadere sopra i volumi d’uno stesso autore, collocati tutti insieme nello stesso luogo. Il primo, e secondo volume hanno tredici palmi di lunghezza; il terzo non arriva affatto a tanto; e quello, che si svolge ora, avrà sciolto sino a trenta palmi, e sarà probabilmente anche quello di Filodemo, se si può congetturare dal nome di Metrodoro epicureo, che vi ho letto, e che spesse volte con quello di Ermarco s’incontra ne’ primi tre. Di questo {{AutoreCitato|Ermarco di Mitilene|Ermarco}} vi è un piccolo bustino di bronzo nel museo reale<sup>nota</sup>. Questi volumi sono commessi di pezzi di sei dita larghi, e aggiunti uno sopra l’altro in modo, che la giuntura ha due dita di larghezza. Molti sono voltati intorno ad un tubo tondo, e pertugiato, di ossa piuttosto, che di canna, a giudicarne dalla grossezza; ma ora non si distingue più la materia. La lunghezza di questa canna corrisponde a quella del volume, |
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''De vitiis, et virtutibus''. Il secondo è il libro secondo d’un |
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trattato intiero, e il terzo è il libro terzo di quest’opera |
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citata. Si sono incontrati in questi tre volami confecutivi |
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composti dallo stesso autore, cioè da Filodemo, filosofo |
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epicureo, coevo di Cicerone (a), di cui Fabrizio nella Biblioteca |
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Greca dà notizia (b). Il volume della retorica pare |
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anche da parecchie caffature, e correzioni, edere l’autografo |
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dell’autore itefTo. Di quelle cada ture darò qualche faggio |
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in una notizia, che sio componendo adesso (e). Non |
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è stato un mero cafo d’essersi dato di piglio a’ volumi dello |
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stesso autore; perciocché l’essersi scelti volumi di minor |
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mole per isbrigarsi più presto, ed anche i più conservati, |
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che si sono trovati appunto in un cantone della danza |
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mentovata, ha prodotto il buon effetto di cadere sopra i |
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volumi d’uno stesso autore, collocati tutti insieme nello |
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flefìb luogo. Il primo, e secondo volume hanno tredici |
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palmi di lunghezza; il terzo non arriva affatto a tanto; e |
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quello, che si fvolge ora, avrà fciòlto sino a trenta palmi, |
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e farà probabilmente anche quello di Filodemo, se si può |
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congetturare dal nome di Metrodoro epicureo, che vi ho |
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letto, e che fpesiè volte con quello di Ermarco s’incontra |
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ne’ primi tre. Di questo Ermarco vi è un piccolo budino |
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di bronzo nel museo reale (i). Quedi volumi sono commefì |
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ì di pezzi di sei dita larghi, e aggiunti uno sopra l’altro |
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in modo, che la giuntura ha due dita di larghezza Molti |
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sono voltati intorno ad un tubo tondo, e pertugiato, di oda piuttodo, che di canna, a giudicarne dalla |
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prodezza; ma ora non Ci didingue dìù la materia. La lunghezza |
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di questa canna corrisponde a quella del volume, |
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(a) Lo nomina De |
(a) Lo nomina ''De finib. lib. 2. cap. ult.'' |
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(b) Tom. |
(b) Tom. {{Sc|iiI}}. lib. 3. cap. 33. pag. 814. |
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(e) Vuol dire la lettera sulle scoperte d’Ercolano |
(e) Vuol dire la lettera sulle scoperte d’Ercolano al signor {{AutoreCitato|Heinrich von Brühl|conte di Brühl}}, di cui parlammo nel Tomo I. pag. I. not. a., stampata nel 1762., pag. 82. |
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al signor conte di Briilil, di cui parlammo |
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nel Tome I. pag. I. not. a., stampata |
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nel 1761., pctg. 82. |
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(1) Questo |
(1) Questo busto fu indi pubblicato nel Tomo 1. de’ Bronzi Ercolanesi Tavola i.f. 5 ed ivi si reca pure un pezzo dell’indicato papiro, ove si nomina Ermarco, |
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Tomo 1. de’ Bronzi Ercolaneh Tavola i.f. 5 |
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ed ivi li reca pure un pezzo dell’indicato papiro, |
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ove li nomina Ermarco, |
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