Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/96: differenze tra le versioni
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4. Più lungo discorso richiederebbe l’esame della teoria dello Stato, la quale in questo dialogo ci si presenta parecchio diversa da quella anteriore della {{TestoAssente|Repubblica}}, e simile, ma non identica, a quella posteriore delle {{TestoAssente|Leggi}}. Ma poichè sono tre stadi di un concetto solo, che si viene man mano modificando ed elaborando, la trattazione di questo argomento sarà più a proposito congiungerla col primo o con l’ultimo dialogo, quando la teoria si traccia o la si conchiude, anzichè a questo luogo dove è rappresentata in un momento transitorio e in forma più sommaria delle altre due volte. |
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La tesi dell'Uomo politico. 85 |
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4. Più lungo discorso richiederebbe l’esame della |
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Qui basti richiamare l’attenzione dello studioso sulla diversità tra il principe ideale di Platone e quello che ci rappresenta {{AutoreCitato|Senofonte}} nella {{TestoAssente|Ciropedia}}, dalla quale diversità scaturisce il diverso e opposto successo pratico dei due statisti. Platone, che immagina gli uomini come dovrebbero essere, è ingannato e burlato dall’uno e dall’altro Dionisio; Senofonte, che li conosceva per quello che sono, seppe cansarsi dalle insidie dei potenti anche nei frangenti più pericolosi<ref>Cfr. {{Sc|Grote}}, O. c. II, p. 490.</ref>. |
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teoria dello Stato, la quale in questo dialogo ci si pre¬ |
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senta parecchio diversa da quella anteriore della Re¬ |
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pubblica, e simile, ma non identica, a quella posteriore |
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delle Leggi. Ma poiché sono tre stadi di 1111 concetto |
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solo, che si viene man mano modificando ed elabo¬ |
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proposito congiungerla col primo o con l’ultimo dialogo, |
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quando la teoria si traccia o la si conchiude, anziché a |
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questo luogo dove è rappresentata in un momento tran¬ |
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sitorio e in forma più sommaria delle altre due volte. |
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Qui basti richiamare l’attenzione dello studioso sulla |
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diversità tra il principe ideale di Platone e quello che |
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ci rappresenta Senofonte nella Ciropedia, dalla quale |
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diversità scaturisce il diverso e opposto successo pra¬ |
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tico dei due statisti. Platone, che immagina gli uomini |
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come dovrebbero essere, è ingannato e burlato dall’uno |
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e dall'altro Dionisio; Senofonte, che li conosceva per |
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quello chc sono, seppe cansarsi dalle insidie dei potenti |
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anche nei frangenti più pericolosi (1). |
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(1) Cfr. Grote, O. c. II, p. 490. |
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I-RACCAKOLI, Il So)ilM. |
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