Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/39: differenze tra le versioni

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contra l’ ''Alemanno'' e l’Autore medesimo, e note stravagantissime in difesa di ''Giustiniano''; e come se poca fosse tanta colluvie di sragionamenti da una parte , e d’improperii dall’altra, una fanatica declamazione vi aggiunse in difesa di quell’Imperadore scritta dall’inglese ''Rivio'', il quale non altro fece in sostanza che ripetere quanto contra ogni principio di buon criterio, e di civile dignità detto avea l’ ''Eiscelio''. Permettete, mio buon Amico, che io qui dia un saggio del ragionare dell’ ''Eiscelio'' , tanto più, che non essendo, certamente per onor delle lettere! molto divulgato quel suo grosso volume tra noi, potrebbe dalla fama di lui, come uomo erudito, rimanersi ingannato chi senza aver letto ciò che nel proposito egli dice, ne citasse di buona fede l’autorità.
contra l’''{{AutoreCitato|Nicolò Alemanni|Alemanno}}'' e l’Autore medesimo, e note stravagantissime in difesa di ''Giustiniano''; e come se poca fosse tanta colluvie di sragionamenti da una parte, e d’improperii dall’altra, una fanatica declamazione vi aggiunse in difesa di quell’Imperadore scritta dall’inglese ''{{AutoreCitato|Thomas Ryves|Rivio}}'', il quale non altro fece in sostanza che ripetere quanto contra ogni principio di buon criterio, e di civile dignità detto avea l’''{{AutoreCitato|David Hoefchelius|Eiscelio}}''. Permettete, mio buon Amico, che io qui dia un saggio del ragionare dell’''{{AutoreCitato|David Hoefchelius|Eiscelio}}'', tanto più, che non essendo, certamente per onor delle lettere! molto divulgato quel suo grosso volume tra noi, potrebbe dalla fama di lui, come uomo erudito, rimanersi ingannato chi senza aver letto ciò che nel proposito egli dice, ne citasse di buona fede l’autorità.


Pien di livore contro i romani Pontefici, rispetto ai quali e nella ''prefazione'' alla ''Storia segreta di Procopio'', e nelle aggiunte osservazioni non risparmia le più crude ed ignominiose espressioni, egl’ incomincia a dire che l’ ''Alemanno'', custode della Biblioteca Vaticana, pubblicò quel IX libro di ''Procopio'' unicamente per adulare il nuovo padrone che s’avea dato, poiché quel valentuomo dalla Chiesa greca, nella quale era nato, passato era alla comunione latina. Voi, ne sono certo, e con Voi chiunque oda questa imputazione, domanderete con meraviglia in che potesse adularsi il romano Pontefice
Pien di livore contro i romani Pontefici, rispetto ai quali e nella ''prefazione'' alla ''{{TestoCitato|Storia segreta|Storia segreta di Procopio}}'', e nelle aggiunte ''osservazioni'' non risparmia le più crude ed ignominiose espressioni, egl’ incomincia a dire che l’''{{AutoreCitato|Nicolò Alemanni|Alemanno}}'', custode della Biblioteca Vaticana, pubblicò quel IX libro di ''{{AutoreCitato|Procopio di Cesarea|Procopio}}'' unicamente per adulare il nuovo padrone che s’avea dato, poiché quel valentuomo dalla Chiesa greca, nella quale era nato, passato era alla comunione latina. Voi, ne sono certo, e con Voi chiunque oda questa imputazione, domanderete con meraviglia in che potesse adularsi il romano Pontefice