Pagina:Monete dei romani pontefici avanti il mille.djvu/107: differenze tra le versioni
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<section begin="1" />''Con Benedetto VII morto nel 984 ha termine la serie delle monete papali che è mio scopo di clasfisicare e descrivere, dopo tal anno non avendosi più alcuna notizia di questa zecca per un secolo e mezzo.'' |
<section begin="1" />''Con Benedetto VII morto nel 984 ha termine la serie delle monete papali che è mio scopo di clasfisicare e descrivere, dopo tal anno non avendosi più alcuna notizia di questa zecca per un secolo e mezzo.'' |
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''Siccome però a questo lungo spazio di tempo due monete papali trovai appartenere, così credo di doverle alle altre aggiungere come supplemento, perchè battute prima di quelle del Senato e Popolo Romano, essendo una stata coniata nel secolo {{Sc|xi}} da Leone IX, e l’altra nel {{Sc|xii}} da Pasquale II.''<section end="1" /> |
''Siccome però a questo lungo spazio di tempo due monete papali trovai appartenere, così credo di doverle alle altre aggiungere come supplemento, perchè battute prima di quelle del Senato e Popolo Romano, essendo una stata coniata nel secolo {{Sc|xi}} da Leone IX, e l’altra nel {{Sc|xii}} da Pasquale II.''<section end="1" /><section begin="2" /> |
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Esso, avendo indarno avuto ricorso all’imperatore, troppo in sè confidando, con poche forze raccogliticce attaccò quelli avventurieri, che facilmente lo batterono e lo presero prigione, ma venerandolo come capo della cristianità lo lasciarono andar libero; però poco sopravisse a tal disgrazia, che mancò ai vivi nell’aprile del 1055. |
Esso, avendo indarno avuto ricorso all’imperatore, troppo in sè confidando, con poche forze raccogliticce attaccò quelli avventurieri, che facilmente lo batterono e lo presero prigione, ma venerandolo come capo della cristianità lo lasciarono andar libero; però poco sopravisse a tal disgrazia, che mancò ai vivi nell’aprile del 1055. |
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Di questo pontefice si conosce un denaro del peso di grani 22 (Tav.X, N° 1), e che dal suo tipo non vi è dubbio che deve spettare alla zecca di Roma. Ha esso da un lato in giro |
Di questo pontefice si conosce un denaro del peso di grani 22 (Tav.X, N° 1), e che dal suo tipo non vi è dubbio che deve spettare alla zecca di Roma. Ha esso da un lato in giro [[File:Cross-Pattee-Heraldry.svg|12px]] HENRICVS IMP e nel campo su tre linee ROMANORV, e dall’altro [[File:Cross-Pattee-Heraldry.svg|12px]] SCS PETRVS attorno ad un quadrate nel quale leggesi su due linee LEO P., i quali due nomi di Enrico e Leone sono una prova che al Nono devesi tal moneta attribuire. |
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