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vincie italiane soggette alla Santa Sede. Si è osservato parimenti come questi titoli cessino sotto Clemente VI per essere sostituiti, in nuovi tipi di monete, dal nome di san Pietro, ovvero de’ santi Pietro e Paolo; essendo probabile che tale cambiamento avesse origine dall’acquisto del territorio e città d’Avignone fatto da papa Clemente VI, nell’anno 1348<ref>{{AutoreCitato|Domenico Promis|Domenico Promis}} errò nel riportare che «nel 1340 Avignone fu comprata da Benedetto XIII (sic)» citando l’opera del Fantoni-Castrucci<!--Sebastiano Fantoni Castrucci-->, ''Istoria della città di Avignone e del Contado Venesino'', pag. 220 (Memoria sopra cit., pag. 30). Come parimenti errò {{AutoreCitato|Vincenzo Promis|Vincenzo Promis}} dicendo che «Avignone fa data nel 1340 a Benedetto XII». (''Tavole Sinottiche'' sopra citate, pag. 19). Il Castrucci a pag. 206 narra invece che «Giovanna, regina di Napoli e contessa di Provenza, ritrovandosi in Avignone, con l’assenso di Lodovico di Taranto suo marito ivi presente, vendè questa città a Clemente (VI) ed alla S. Sede per prezzo di ottantamila fiorini d’oro realmente sborsati. Segai la vendita a nove Giugno del 1348, e la conferma della medesima a 21 dell’istesso mese».
{{Pt|vincie|provincie}} italiane soggette alla Santa Sede. Si è osservato parimenti come questi titoli cessino sotto Clemente VI per essere sostituiti, in nuovi tipi di monete, dal nome di san Pietro, ovvero de’ santi Pietro e Paolo; essendo probabile che tale cambiamento avesse origine dall’acquisto del territorio e città d’Avignone fatto da papa Clemente VI, nell’anno 1348<ref>{{AutoreCitato|Domenico Promis|Domenico Promis}} errò nel riportare che «nel 1340 Avignone fu comprata da Benedetto XIII (sic)» citando l’opera del {{AutoreCitato|Sebastiano Fantoni Castrucci|Fantoni-Castrucci}}, ''Istoria della città di Avignone e del Contado Venesino'', pag. 220 (Memoria sopra cit., pag. 30). Come parimenti errò {{AutoreCitato|Vincenzo Promis|Vincenzo Promis}} dicendo che «Avignone fa data nel 1340 a Benedetto XII». (''Tavole Sinottiche'' sopra citate, pag. 19). Il Castrucci a pag. 206 narra invece che «Giovanna, regina di Napoli e contessa di Provenza, ritrovandosi in Avignone, con l’assenso di Lodovico di Taranto suo marito ivi presente, vendè questa città a Clemente (VI) ed alla S. Sede per prezzo di ottantamila fiorini d’oro realmente sborsati. Segai la vendita a nove Giugno del 1348, e la conferma della medesima a 21 dell’istesso mese».


Notiamo parimenti come {{AutoreCitato|Domenico Promis|Domenico Promis}} (Memoria cit. pag. 30) narri che il «Venesino venne da Filippo il Bello re di Francia ceduto nel 1274 a papa Gregorio X», dicasi invece «Filippo (III) l’Ardito», nato il 1° maggio 1245, Re nel 1270, morto il 5 ottobre 1285. ''Genealogie Historique de la Maison royale de France'', Paris, 1738. Tom. III, T. XXXIV, p. 178.</ref>, che formarono allora col Venosino una sola e più vasta provincia. Trovansi adunque di quest’ultimo Papa, due tipi di monete ed in maggior copia de’ suoi predecessori.
Notiamo parimenti come {{AutoreCitato|Domenico Promis|Domenico Promis}} (Memoria cit. pag. 30) narri che il «Venesino venne da Filippo il Bello re di Francia ceduto nel 1274 a papa {{AutoreCitato|Papa Gregorio X|Gregorio X}}», dicasi invece «Filippo (III) l’Ardito», nato il 1° maggio 1245, Re nel 1270, morto il 5 ottobre 1285. ''Genealogie Historique de la Maison royale de France'', Paris, 1738. Tom. III, T. XXXIV, p. 178.</ref>, che formarono allora col Venosino una sola e più vasta provincia. Trovansi adunque di quest’ultimo Papa, due tipi di monete ed in maggior copia de’ suoi predecessori.


I soli fiorini d’oro papali del tipo fiorentino, senza nome di Papa, ma portanti quello di '''SANT • PETRH''' (Sanctus Petrus), e con i contrassegni della mitra ornata di due cerchi e della mitra semplice<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Angelo Cinagli|Cinagli}}}}, Op., cit., pag. 29, n. 1 e 2.</ref>, i quali a Giovanni XXII credevansi spettare, ne
I soli fiorini d’oro papali del tipo fiorentino, senza nome di Papa, ma portanti quello di '''SANT • PETRH''' (Sanctus Petrus), e con i contrassegni della mitra ornata di due cerchi e della mitra semplice<ref>{{Sc|{{AutoreCitato|Angelo Cinagli|Cinagli}}}}, Op., cit., pag. 29, n. 1 e 2.</ref>, i quali a Giovanni XXII credevansi spettare, ne