Pagina:Il Sofista e l'Uomo politico.djvu/47: differenze tra le versioni

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creato non è nella sua natura di essere sempre allo stesso modo: se per altro ciò non è possibile, esso ebbe in grazia da Dio la minor possibile variazione del moto, cioè la facoltà di tornare indietro. Intendiamoci bene: esso alterna il movimento: che si muova sempre da sè non c’è infatti che Dio, e questi non può muover le cose ora in un modo ora in un altro: perciò se il mondo si muove ora in un senso ora all’opposto, è segno che una volta è mosso da Dio che così gli infonde vita, e che un’altra si muove da sè consumando in senso inverso la energia che gli era stata infusa (p. 270 A). Ora nel momento del passaggio da un moto all’altro nascono grandi mutazioni e cataclismi e distruzioni, e col rovesciarsi del moto si rovescia tutto l’ordine naturale: infatti per un momento tutto si ferma e poi comincia a procedere nel senso opposto, i vecchi diventano giovani, i giovani fanciulli ecc., e così gli uomini rinascono dalla terra, tranne alcuni pochi che Iddio ha riserbato ad altro destino (p. 271 C).
creato non è nella sua natura di essere sempre allo

stesso modo: se per altro ciò non è possibile, esso
Quest’ordine all’opposto del nostro era appunto quello che vigeva al tempo di Crono: era quello il tempo che Dio governava il mondo, tenendone egli la direzione generale e delegando le singole parti all’amministrazione di Dei minori. E qui si descrive la comoda vita di quel tempo, nel quale gli Dei erano veramente pastori degli uomini e non v’erano altre leggi nè governi, vita beatissima, posto che quelli là si sian dedicati alla filosofia, per lo studio della quale aveano cosi grande opportunità (p. 272 C).
ebbe in grazia da Dio la minor possibile variazione del

moto, cioè la facoltà di tornare indietro. Intendiamoci
Ma come la generazione dalla terra fu tutta esaurita, essendo ciascun’anima stata riseminata tante volte quante erano le vite che dovea vivere (ammette dunque anche qui la pluralità delle incarnazioni), il pilota del mondo lasciò il timone e si ritirò nella sua specola, e il mondo cominciò a girare in senso opposto (p. 273 A).
, bene: esso alterna il movimento: che si muova sempre

da sè non c’è infatti che Dio, e questi non può muover
E come cessarono le convulsioni e i disordini inevitabili in così gran cambiamento, il mondo continuò regolarmente per la sua via memore degli insegnamenti datigli dal suo padre e creatore. Ma come passa il
le cose ora in un modo ora in un altro: perciò se il
mondo si muove ora in un senso ora all’opposto, è
segno che una volta è mosso da Dio che cosi gli in¬
fonde vita, e che un’altra si muove da sè consumando
in senso inverso la energia che gli era stata infusa
(p. 270 A). Ora nel momento del passaggio da un moto
all’altro nascono grandi mutazioni e cataclismi e distru¬
zioni, e col rovesciarsi del moto si rovescia tutto l’or¬
dine naturale: infatti per un momento tutto si ferma
e poi comincia a procedere nel senso opposto, i vecchi
diventano giovani, i giovani fanciulli ecc., e cosi gli
uomini rinascono dalla terra, tranne alcuni pochi che
Iddio ha riserbato ad altro destino (p. 271 C).
Quest’ordine all’opposto del nostro era appunto quello
che vigeva al tempo di Crono : era quello il tempo
che Dio governava il mondo, tenendone egli la dire¬
zione generale e delegando le singole parti all’ammi¬
nistrazione di Dei minori. E qui si descrive la comoda
vita di quel tempo, nel quale gli Dei erano veramente
pastori degli uomini e non v’erano altre leggi nè go¬
verni, vita beatissima, posto che quelli là si sian de¬
dicati alla filosofia, per lo studio della quale aveano cosi
grande opportunità (p. 272 C).
Ma come la generazione dalla terra fu tutta esaurita,
essendo eiascun’anima stata riseminata tante volte quante
erano le vite che dovea vivere (ammette dunque anche
qui la pluralità delle incarnazioni), il pilota del mondo
lasciò il timone e si ritirò nella sua specola, e il mondo
cominciò a girare in senso opposto (p. 273 A).
E come cessarono le convulsioni e i disordini inevi- *
tabili in così gran cambiamento, il mondo continuò re¬
golarmente per la sua via memore degli insegnamenti
datigli dal suo padre e creatore. Ma come passa il
Analisi. 37