Pagina:Tozzi - Con gli occhi chiusi, Milano, 1919.djvu/205: differenze tra le versioni

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{{Pt|no|nessuno}}. E scrutò sotto le persiane, per scorgervi
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qualche viso che guardasse nella strada: soltanto piante di geranii polverosi.
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no. E scrutò sotto le persiane, per scorgervi
Apertogli l'uscio proprio da Ghìsola, che
qualche viso che guardasse nella strada : sol-
però non lo fece entrare, egli subito si dolse
tanto piante di geranii polverosi.
che non fosse già andata a Radda; ed ella
Apertogli Tuscio proprio da Ghìsola, che
rispose che aspettava lui e voleva prima esser
però non lo fece entrare, égli subito si dolse
sicura che i suoi genitori l'avebbero volentieri
che non fosse già andata a Radda ; ed- ella
ripresa in casa.
rispose che aspettava lui e voleva prima es-

ser sicura che i suoi genitori Tavrcbbero vo-
Gli era inesplicabile la sensazione di trovarsi con lei già da tanto tempo.
lentieri ripresa in casa.

Gli era inesplicabile la sensazione di tro-
varsi con lei già da tanto tempo.
— E perchè no? Sono cattivi con te?
— E perchè no? Sono cattivi con te?

— Io non ci sto volentieri.
— Io non ci sto volentieri.

Gli fece caso che rispondesse proprio a
Gli fece caso che rispondesse proprio a
quel modo e non altrimenti. L'accarezzò, pre-
quel modo e non altrimenti. L'accarezzò, pregandola:

gandola :
— Tu non mi devi rispondere di no ; devi
— Tu non mi devi rispondere di no; devi
aspettare a casa tua. Mi farai piacere.
aspettare a casa tua. Mi farai piacere.

Poi pensò : « Perchè le domando di fare
Poi pensò: «Perchè le domando di fare così?».
così?».

— Se tu vuoi....
— Se tu vuoi....

Visto ch'ella era per ubbidire, chiese:
Visto ch'ella era per ubbidire, chiese:

— Vieni a Siena con me, allora.
— Vieni a Siena con me, allora.

Ella sorrise e gli fece cenno di tacere.
Ella sorrise e gli fece cenno di tacere.
Era convinto che dovesse provare una gran
Era convinto che dovesse provare una gran
lolcezza ad ubbidirgli ; ma Ghìsola, che ave-
dolcezza ad ubbidirgli; ma Ghìsola, che aveva voglia di scherzare più che d'altro, gli
chiese: — Ti piaccio' meno?
ra voglia di scherzare piìi che d'altro, gli

^hiese: — Ti piaccio' meno?
— Perchè dovresti piacermi meno?
— Perchè dovresti piacermi meno?

E le accarezzò tutta la faccia: ella si di-
scosto e gli guardò la punta delle dita.
E le accarezzò tutta la faccia: ella si discosto e gli guardò la punta delle dita.
F. Tozzi. Con. gli oochi <.iuuéi, $ò
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