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cotti con troppo grasso e troppa farina; i dolci pesanti al punto che potrebbero servire da fermacarte! Se a ciò s’aggiunge il bisogno
PERCHÈ SONO TANTO ACCORTO
a dirittura bestiale dei vecchi tedeschi, e non dei ''vecchi'' soltanto, di bere dopo i pasti, si capirà anche donde proviene lo ''spirito tedesco:'' dai visceri sconvolti..... Lo spirito tedesco è un'indigestione, non arriva mai a fondo di nessuna cosa. Ma anche il regime inglese che confrontato col tedesco e col francese è una specie di «ritorno alla natura», cioè al cannibalismo, ripugna profondamente al mio istinto: mi sembra ch’esso dia allo spirito dei piedi ''pesanti'', piedi da donna inglese..... La miglior cucina è quella del ''Piemonte''.
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cotti con troppo grasso e troppa farina; i dolci pesanti al punto che
Le bevande alcooliche mi fanno male; un bicchiere di birra o di vino al giorno mi basta per farmi della vita una «valle di lagrime»; a Monaco, abitano i miei antipodi. Se anche ne ho avuto coscienza un po’ tardi, l’ho ''provato'' fin dall’infanzia. Da bimbo, credevo che il bere fosse, come il fumare, prima una vanità di giovanotti, poi una cattiva abitudine. Forse, un po’ di colpa in quest’''aspro'' giudizio, l’ha anche il vino di Naumburg. Per credere che il vino renda lieti, dovrei essere cristiano, cioè ''credere'', ciò che proprio per me è un’assurdità. È strano: mentre ''piccole'' dosi di alcool fortemente annacquato mi mettono d’un umore estremamente cattivo, per le dosi ''forti'' divento quasi un marinaio. Fin da bambino ci mettevo tutta la mia bravura. Stendere e copiare in una sola nottata una lunga dissertazione latina, scritta con nella penna l’ambizione d’imitare nella stringatezza e nella concisione il mio modello, Sallustio, e versare sul mio latino alquanti grog del più forte calibro, era cosa che — quando frequentavo la venerabile scuola di Pforta — non contrastava punto con la mia fisiologia, nè forse con quella di {{AutoreCitato|Gaio Sallustio Crispo|Sallustio}}, per quanto contrastasse con la venerabile scuola di Pforta..... Più tardi, verso la metà della vita, diventai sempre più ''contrario'' all’uso di bevande «spiritose»: io, antivegetariano per esperienza, proprio come {{AutoreCitato|Richard Wagner|Riccardo Wagner}} che mi convertì, non saprei raccomandare con sufficiente serietà la completa astinenza da ogni bevanda alcoolica a tutte le nature ''spirituali''. L’''acqua''
potrebbero servire da fermacarte! Se a ciò s’aggiunge il bisogno
a dirittura bestiale dei vecchi tedeschi, e non dei vecchi soltanto,
di bere dopo i pasti, si capirà anche donde proviene Io spirito
tedesco: dai visceri sconvolti Lo spirito tedesco è un'indige¬
stione, non arriva mai a fondo di nessuna cosa. Ma anche il regime
inglese che confrontato col tedesco e col francese è una specie di
ritorno alla natura >, cioè al cannibalismo, ripugna profondamente
al mio istinto: mi sembra ch’esso dia allo spirito dei piedi pesanti.
piedi da donna inglese La miglior cucina è quella del Piemonte.
Le bevande alcooliche mi fanno male; un bicchiere di birra
o di vino al giorno mi basta per farmi della vita una < valle di la¬
grime » ; a Monaco, abitano i miei antipodi. Se anche ne ho avuto
coscienza un po’ tardi, l’ho provato fin dall’ infanzia. Da bimbo,
credevo che il bere fosse, come il fumare, prima una vanità di
giovanotti, poi una cattiva abitudine. Forse, un po’ di colpa in
quest 'aspro giudizio, l’ha anche il vino di Naumburg. Per credere
che il vino renda lieti, dovrei essere cristiano, cioè credere, ciò che
proprio per me è un'assurdità. È strano : mentre piccole dosi di
alcool fortemente annacquato mi mettono d’un umore estremamente
cattivo, per le dosi forti divento quasi un marinaio. Fin da bambino
ci mettevo tutta la mia bravura. Stendere e copiare in una sola
nottata una lunga dissertazione latina, scritta con nella penna l’am¬
bizione d'imitare nella stringatezza e nella concisione il mio modello,
Sallustio, e versare sul mio latino alquanti grog del più forte calibro,
era cosa che quando frequentavo la venerabile scuola di Pforta
non contrastava punto con la mia fisiologia, nè forse con quella
di Sallustio, per quanto contrastasse con la venerabile scuola di
Pforta Più tardi, verso la metà della vita, diventai sempre più
contrario all' uso di bevande « spiritose » : io, antivegetariano per
esperienza, proprio come Riccardo Wagner che mi convertì, non
saprei raccomandare con sufficiente serietà la completa astinenza
da ogni bevanda alcoolica a tutte le nature spirituali. L'acqua