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La discussione della Società di Fisica — dice, nel suo chiaro rapporto, il {{AutoreCitato|Francesco Piola|Piola}} — si ridusse in ultima analisi a valutare se sia più conveniente definire la massa per mezzo della forza (Piola, {{AutoreCitato|Lucio Silla|Silla}}, {{AutoreCitato|Guido Castelnuovo|Castelnuovo}}, {{AutoreCitato|Giovanni Giorgi|Giorgi}}......) o questa per mezzo di quella ({{AutoreCitato|Giuseppe Vanni|Vanni}}, {{AutoreCitato|Gian Antonio Maggi|Maggi}}, {{AutoreCitato|Giovanni Vailati|Vailati}}......).
La discussione della Società di Fisica — dice, nel suo chiaro rapporto, il {{AutoreCitato|Francesco Piola|Piola}} — si ridusse in ultima analisi a valutare se sia più conveniente definire la massa per mezzo della forza (Piola, {{AutoreCitato|Lucio Silla|Silla}}, {{AutoreCitato|Guido Castelnuovo|Castelnuovo}}, {{AutoreCitato|Giovanni Giorgi|Giorgi}}......) o questa per mezzo di quella ({{AutoreCitato|Giuseppe Vanni|Vanni}}, {{AutoreCitato|Gian Antonio Maggi|Maggi}}, {{AutoreCitato|Giovanni Vailati|Vailati}}......).


L’ultima tendenza viene esplicata particolarmente dal Vailati con una definizione del «rapporto di massa» basata su esperienze in cui si confrontano le velocità assunte da corpi diversi sotto l’azione di una medesima forza; è — come l’A. stesso avverte una modificazione del pensiero fondamentale del {{AutoreCitato|Ernst Mach|Mach}}.
L’ultima tendenza viene esplicata particolarmente dal Vailati con una definizione del «rapporto di massa» basata su esperienze in cui si confrontano le velocità assunte da corpi diversi sotto l’azione di una medesima forza; è — come l’A. stesso avverte una modificazione del pensiero fondamentale del {{AutoreCitato|Ernst Mach|Mach}}.


Infine la relazione del Giorgi contiene abbondanti notizie storiche, in ordine al movimento critico svoltosi fino alla fine del secolo scorso.
Infine la relazione del Giorgi contiene abbondanti notizie storiche, in ordine al movimento critico svoltosi fino alla fine del secolo scorso.
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Sotto l’aspetto didattico nulla può essere più nocivo che definire la forza come prodotto = massa × accelerazione; in qual modo per es. codesta definizione potrà orientare l’ingegnere cui le forze si manifestano quotidianamente nelle relazioni statiche?
Sotto l’aspetto didattico nulla può essere più nocivo che definire la forza come prodotto = massa × accelerazione; in qual modo per es. codesta definizione potrà orientare l’ingegnere cui le forze si manifestano quotidianamente nelle relazioni statiche?


Ma anche la definizione della massa come rapporto forza: accelerazione — non meno che le definizioni del Mach<ref>Per un’obiezione scientifica alla veduta del Mach uguagliante il postulato della massa al principio d’azione e reazione cfr. {{Sc|{{AutoreCitato|Federigo Enriques|Enriques}}}} «Problemi della Scienza» pag. 417-418.</ref> e del Vailati danno luogo ad un grave inconveniente didattico.
Ma anche la definizione della massa come rapporto forza: accelerazione — non meno che le definizioni del Mach<ref>Per un’obiezione scientifica alla veduta del Mach uguagliante il postulato della massa al principio d’azione e reazione cfr. {{Sc|{{AutoreCitato|Federigo Enriques|Enriques}}}} «Problemi della Scienza» pag. 417-418.</ref> e del Vailati danno luogo ad un grave inconveniente didattico.


L’allievo a cui si chieda il rapporto fra la massa di due litri e di un litro d’acqua deve poter rispondere subito in base alla definizione; si vuol forse ch’ei faccia appello ai complicati esperimenti coi quali la massa gli è stata definita?
L’allievo a cui si chieda il rapporto fra la massa di due litri e di un litro d’acqua deve poter rispondere subito ''in base alla definizione''; si vuol forse ch’ei faccia appello ai complicati esperimenti coi quali la massa gli è stata definita?


Il Castelnuovo mostra avere avvertito questa difficoltà pedagogica, e si propone di rimediarci postulando il carattere additivo della massa.
Il Castelnuovo mostra avere avvertito questa difficoltà pedagogica, e si propone di rimediarci postulando il carattere additivo della massa.