Pagina:Zibaldone di pensieri IV.djvu/363: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
m Ulteriore normalizzazione AutoreCitato
Marcotk (discussione | contributi)
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 75%
+
Pagine SAL 100%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|2643}}-->avanza loro; e non temono la morte: e i vecchi la temono sommamente, e sono gelosissimi della propria vita, ch’é miserabilissima, e che ad ogni modo poco hanno a poter conservare. E cosí il giovane scialacqua il suo, come s’egli avesse a morire fra pochi dí, e il vecchio accumula e conserva e risparmia come s’avesse a provvedere a una lunghissima vita che gli restasse (24 ottobre 1822).
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|2643}}-->avanza loro; e non temono la morte: e i vecchi la temono sommamente e sono gelosissimi della propria vita, ch’é miserabilissima, e che ad ogni modo poco hanno a poter conservare. E cosí il giovane scialacqua il suo, come s’egli avesse a morire fra pochi dí, e il vecchio accumula e conserva e risparmia come s’avesse a provvedere a una lunghissima vita che gli restasse (24 ottobre 1822).




{{ZbPensiero|2643/1}}''Cara'' spagnuolo cioè ''faccia'', e cosí ''cera'', e ''chère'' nello stesso senso, vengono dal greco. Vedi {{AutoreCitato|Giulio Perticari|Perticari}} ''Apologia di Dante'', part. 2. c. 5. not. 1. p. 75 (28 ottobre 1822).
{{ZbPensiero|2643/1}}''Cara'' spagnuolo cioè ''faccia'', e cosí ''cera'', e ''chère'' nello stesso senso, vengono dal greco. Vedi {{AutoreCitato|Giulio Perticari|Perticari}} ''Apologia di Dante'', parte II c. 5, not. 1, pag. 75 (28 ottobre 1822).




{{ZbPensiero|2643/2}}È bello a paragonare il luogo di {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} ''pro Archia''. da me recato altrove, sulla ristrettezza geografica <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|2644}} della lingua latina al suo tempo, col luogo di {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} sulla sua immensa propagazione a tempo di Traiano, il qual luogo è portato dal ''Perticari'' loc. sop. cit. c. 8. princip. p. 88 (28 ottobre 1822). Vedi anche il med. Pertic. ib. p. 89. e 92-94.
{{ZbPensiero|2643/2}}È bello a paragonare il luogo di {{AutoreCitato|Marco Tullio Cicerone|Cicerone}} ''pro Archia'', da me recato altrove, sulla ristrettezza geografica <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|2644}} della lingua latina al suo tempo, col luogo di {{AutoreCitato|Plutarco|Plutarco}} sulla sua immensa propagazione a tempo di Traiano, il qual luogo è portato dal ''Perticari'' loc. sop. cit., c. 8, princip., pag. 88 (28 ottobre 1822). Vedi anche il medesimo Perticari, ib., pag. 89. e 92-94.




{{ZbPensiero|2644/1}}L’uomo odia l’altro uomo per natura, e necessariamente, e quindi per natura esso, sí come gli altri animali è disposto contro il sistema sociale. E siccome la natura non si può mai vincere, perciò veggiamo che niuna repubblica, niuno istituto e forma di governo, niuna legislazione, niun ordine, niun mezzo morale, politico, filosofico, d’opinione, di forza, di circostanza qualunque, di clima ec. è mai bastato né basta né mai basterà a fare che la società cammini come si vorrebbe, e che le relazioni scambievoli degli uomini fra loro, vadano secondo le regole di quelli che si chiamano diritti sociali, e doveri dell’uomo verso l’uomo (2 novembre dí de’ Morti. 1822). <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|2645}}<section end=3 />
{{ZbPensiero|2644/1}}L’uomo odia l’altro uomo per natura e necessariamente, e quindi per natura esso, sí come gli altri animali, è disposto contro il sistema sociale. E siccome la natura non si può mai vincere, perciò veggiamo che niuna repubblica, niuno istituto e forma di governo, niuna legislazione, niun ordine, niun mezzo morale, politico, filosofico, d’opinione, di forza, di circostanza qualunque, di clima ec., è mai bastato né basta né mai basterà a fare che la società cammini come si vorrebbe, e che le relazioni scambievoli degli uomini fra loro, vadano secondo le regole di quelli che si chiamano diritti sociali, e doveri dell’uomo verso l’uomo (2 novembre, dí de’ morti, 1822). <section end="2" /><section begin="3" />{{ZbPagina|2645}}<section end="3" />