Pagina:Aristofane - Commedie, Venezia 1545.djvu/71: differenze tra le versioni

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<noinclude>re</noinclude> inquieto illustra gli splendori chiari & lucidi. ma mossi i pinnosi nuvoli, guardiamo per le mortali idee la terra co’l lume nostro che di lungi guarda.</dd></dl>
<noinclude>re</noinclude> inquieto illustra gli splendori chiari et lucidi. ma mossi i pivuosi nuvoli, guardiamo per le mortali idee la terra co’l lume nostro che di lungi guarda.</dd></dl>
;Soc.: O molto reverende Nebule chiaramente havete sentito mè chiamandovi. haitù conosciuto la voce, insieme co’l tonitruo che divinamente & forte strasona?
;Soc.: O molto reverende Nebule chiaramente havete sentito mè chiamandovi. haitù conosciuto la voce, insieme co’l tonitruo che divinamente et forte strasona?
;Str.: Et le riverisco anche io, ò reverendissime, & di molto honor degne. & voglio à i tuoni contra tirar corezze. tanto di lor mi spavento, & n’hò paura, & se è licito, hor’ à mano à mano, & se non è licito, hò voglia di cacare.
;Str.: Et le riverisco anche io, ò reverendissime, et di molto honor degne. et voglio à i tuoni contra tirar corezze. tanto di lor mi spavento, et n’hò paura, et se è licito, hor’ à mano à mano, et se non è licito, hò voglia di cacare.
;Soc.: Non, tù non vituperarai, ne manco farai quello che hanno fatto queste dee, ma dine bene, per ciò che si muovevan gran compagnia di dee à le laudi.
;Soc.: Non, tù non vituperarai, ne manco farai quello che hanno fatte queste dee, ma dine bene, per ciò che si muovevan gran compagnia di dee à le laudi.
;Co.: Giovani pinnose andiamo à l’abondante terra di Minerva, terra ove stanno huomini da bene, per vedere quella di Cecrope molto desiderabile, ove è la riverentia de sacri occulti, ove la casa si mostra, che riceve discepoli, ne i santi sacrificij, & à i celesti dei i doni, & tempij alti, & statue, & le entrate de beati sacratissimi, & i ben coronati sacrificij, & convivij da tutte le hore et d’ogni tempo, e la prima vera venendo, gli è la gratia di Bacco, & i motetti d’i cori ben sonanti, & una musica di tibie che profondamente suona.
;Co.: Giovani piuvose andiamo à l’abondante terra di Minerva, terra ove stanno huomini da bene, per vedere quella di Cecrope molto desiderabile, ove è la riverentia de sacri occulti, ove la casa si mostra, che riceve discepoli, ne i santi sacrificij, et à i celesti dei i doni, et tempij alti, et statue, et le entrate de beati sacratissimi, et i ben coronati sacrificij, et convivij da tutte le hore et d’ogni tempo, e la prima vera venendo, gli è la gratia di Bacco, et i motetti d’i cori ben sonanti, et una musica di tibie che profondamente suona.
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<dl><dd>Per Giove ti prego, dimmi che sono ò Socrate {{Pt|co-|costoro}}
<dl><dd>Per Giove ti prego, dimmi che sono ò Socrate {{Pt|co-|costoro}}