Fu il fuoco o l'acqua che sotterrò Pompei ed Ercolano?/Lettera seconda: differenze tra le versioni

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{{Indent|0|questa città, che mai avea veduto, ciò che per l'appunto ritrovai.}}
 
Il marchese [[:w:{{Ac|Marcello Venuti|Marcello Venuti]]}} (''Descrizione delle prime scoperte dell'antica città d'Ercolano'') alla pagina 46 parla così: «Dirò solo che benissimo si vede, che dopo l'eruzione, dalla quale Ercolano fu sepolta, se ne contano altre ventisei. Dalle lave, che sono nella maggior parte passate sopra questa disgraziata città, proviene che tra essa ed il piano di Portici vi sia presentemente una volta (''monte'') di circa 80 palmi di pendio».
Ma questo monte è, precisamente, quello ch'io chiamo ''monte d'alluvione volcanico'', in cui non vi è un sol [[:w:atomo|atomo]] di [[:w:lava|lava]], come dirò in seguito.