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che se bene gran parte del tuo hai venduto, tanto ancor ti è rimaso, che tu puoi viver da par tuo. Ma io vorrei esser certa che tu fossi disposto a viver come deveno far gli uomini da bene. Prima ti farei cavar di bando, e la moglie tua, mia nipote, ti restituirei. Ma dubito che tu al mal avvezzo, come la rana non saperai del fango uscire. Che dici? — Sentendo questo, Marco Antonio cosí le rispose: — Madre mia molto reverenda, io son certissimo che voi la vòstra mercé sommamente mi amate, e già del vostro amore ne ho io avuta ottima caparra. Ma devete pur sapere che io da giovimi errore trasportato uccisi Faustina, e voi dite che mi farete riaver la mia moglie. Io non so come il fatto stia. — A questo soggiunse la badessa: — Io so bene che tu noi sai, ma Dio, più pietoso che noi non meritiamo, t’ ha conservata Faustina mia nipote miracolosamente, ed odi come. — Quivi la buona badessa narrò con le lagrime sugli occhi tutta la favola che Faustina a le monache narrata in capitolo aveva. Udendo questo, Marco Antonio, da interna vertù commosso e tutto intenerito, cominciò anco egli a lagrimare, e a pena possendo le parole esprimere cosí rispose: — Madre mia onoratissima, quando io sia certo che Faustina viva e che ella per vostra intercessione il fallo contra lei commesso mi perdoni, io non saperei che più desiderare. — Alora la badessa mandò a chiamar suor Faustina, la quale venne con suoi veli in capo e con certe bende sotto la gola. Come ella fu dinanzi a la badessa, tenendo sempre gli occhi bassi, s'inginocchiò e disse: — Madre, che mi comandate voi? — Alora le disse la badessa: — Nipote mia cara, leva gli occhi e mira se conosci costui che qui meco ragiona. — Ella vergognosamente levati gli occhi e tutta in viso cambiata: — Oimè, — disse — madre mia, questo è quello scelerato, che Dio gli perdoni, di mio marito; — e questo dicendo, con abondanti lagrime di grandissima tenerezza diede segno. Marco Antonio, di romano diventato da Goito, dirottissimamente piangendo se le gettò a' piedi, ad alta voce mercé chiedendole. E se non fosse stata la grata di ferro, come pazzo se le sarebbe avventato al collo. Madonna Faustina, che si vedeva in porto, pareva che quasi sdegnata noi volesse udire. Ma la badessa e tutte le monache, che già avevano
NOVELLA XIX
che se bene gran parte del tuo hai venduto, tanto ancor ti è
rimaso, che tu puoi viver da par tuo. Ma io vorrei esser certa
che tu fossi disposto a viver come deveno far gli uomini da
bene. Prima ti farei cavar di bando, e la moglie tua, mia nipote,
ti restituirei. Ma dubito che tu al mal avvezzo, come la rana
non saperai del fango uscire. Che dici? — Sentendo questo,
Marco Antonio cosi le rispose: — Madre mia molto reverenda,
io son certissimo che voi la vòstra mercé sommamente mi
amate, e già del vostro amore ne ho io avuta ottima caparra.
Ma devete pur sapere che io da giovimi errore trasportato uc¬
cisi Faustina, e voi dite che mi farete riaver la mia moglie. Io
non so come il fatto stia. — A questo soggiunse la badessa:
— Io so bene che tu noi sai, ma Dio, più pietoso che noi non
meritiamo, t’ ha conservata Faustina mia nipote miracolosamente,
ed odi come. — Quivi la buona badessa narrò con le lagrime
sugli occhi tutta la favola che Faustina a le monache narrata
in capitolo aveva. Udendo questo, Marco Antonio, da interna
vertù commosso e tutto intenerito, cominciò anco egli a lagri-
mare, e a pena possendo le parole esprimere cosi rispose:
— Madre mia onoratissima, quando io sia .certo che Faustina viva
e che ella per vostra intercessione il fallo contra lei commesso
mi perdoni, io non saperei che più desiderare. — Alora la ba¬
dessa mandò a chiamar suor Faustina, la quale venne con suoi
veli in capo e con certe bende sotto la gola. Come ella fu di¬
nanzi a la badessa, tenendo sempre gli occhi bassi, s'inginoc¬
chiò e disse: — Madre, che mi comandate voi? — Alora le
disse la badessa: — Nipote mia cara, leva gli occhi e mira se
conosci costui che qui meco ragiona. — Ella vergognosamente
levati gli occhi e tutta in viso cambiata: — Oimè, — disse — ma¬
dre mia, questo è quello scelerato, che Dio gli perdoni, di mio
marito; — e questo dicendo, con abondanti lagrime di grandis¬
sima tenerezza diede segno. Marco Antonio, di romano diven¬
tato da Goito, dirottissimamente piangendo se le gettò a' piedi,
ad alta voce mercé chiedendole. E se non fosse stata la grata
di ferro, come pazzo se le sarebbe avventato al collo. Madonna
Faustina, che si vedeva in porto, pareva che quasi sdegnata noi
volesse udire. Ma la badessa e tutte le monache, che già avevano