Pagina:Gli sposi promessi II.djvu/185: differenze tra le versioni
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{{Pt|tanarla|allontenarla}}, e darla in mano ai rapitori. Ma della commissione la Signora non ne parlò al guardiano: probabilmente perché non voleva |
{{Pt|tanarla|allontenarla}}, e darla in mano ai rapitori. Ma della commissione la Signora non ne parlò al guardiano: probabilmente perché non voleva <ref>fare</ref> che si dicesse che Lucia si era posta su quella |
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strada per suo ordine, e ne nascesse qualche sospetto. <ref>Se noi</ref> Se questa fosse una storia inventata, <ref>forse taluno potrebbe</ref> non mancherebbe certamente qualche lettore <ref>[che censurasse] che trovasse la perfidia di Egidio e della Signora non ordita artificiosamente</ref> il quale troverebbe un <ref>vizio</ref> gran difetto di previdenza nella perfidia ordita da Egidio e dalla Signora, <ref>e ne darebbe colpa all'inventore</ref> poiché se Lucia avesse un giorno potuto parlare, se si fosse risaputo che, quando fu presa, <ref>ella cammin</ref> ella andava per ordini di Geltrude, quanto maggior sospetto non sarebbe |
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caduto sopra di questa, per avere essa taciuta al guardiano una circostanza tanto importante, della quale doveva cosi ben ricordarsi, che non avrebbe certo dissimulata <ref>se fosse stata innocen</ref> se avesse operato schiettamente! Quei lettori, i quali vorrebbero <ref>che tutto</ref> che in una storia anche le insidie fossero <ref>[fatte]</ref> fatte perfettamente, se la prenderebbero coll’inventore; ma questa critica non può aver luogo, perché noi raccontiamo una storia quale è avvenuta. Del resto questo stesso difetto ci dà il campo di porre qui una riflessione consolante in mezzo ad un si tristo racconto: che è un disegno sapientissimo della Provvidenza, <ref>che ha</ref>regolatrice del mondo, che le perfidie le più studiate a danno altrui non sono mai tanto bene studiate, tanto bene eseguite, <ref>che si possa [nessun] fare scomparire ogni</ref> che non rimanga sempre qualche traccia della |
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che si dicesse che Lucia si era posta su quella |
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strada per suo ordine, e ne nascesse qualche sospetto. 2 Se |
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questa fosse una storia inventata, 3 non mancherebbe certa¬ |
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mente qualche lettore 4 il quale troverebbe un 5 gran difetto |
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di previdenza nella perfidia ordita da Egidio a. dalla Si¬ |
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gnora, 6 poiché se Lucia avesse un giorno potuto parlare, |
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se si fosse risaputo che, quando fu presa,1 ella andava per |
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ordini di Geltrude, quanto maggior sospetto non sarebbe |
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caduto sopra di questa, per avere essa taciuta al guardiano |
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una circostanza tanto importante, della quale doveva cosi |
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ben ricordarsi, che non avrebbe certo dissimulata 8 se avesse |
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operato schiettamente ! Quei lettori, i quali vorrebbero * che |
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in una storia anche le insidie fossero 10 fatte perfettamente, |
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se la prenderebbero coll’inventore; ma questa critica non |
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può aver luogo, perché noi raccontiamo una storia quale |
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è avvenuta. Del resto questo stesso difetto ci dà il campo di |
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porre qui una riflessione consolante in mezzo ad un si tristo |
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racconto: che è un disegno sapientissimo della Provvi- |
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denza," regolatrice del mondo, che le perfidie le più studiate |
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a danno altrui non sono mai tanto bene studiate, tanto bene |
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eseguite,12 che non rimanga sempre qualche traccia della |
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azione, quando sia un po’ avvezzo a riflettere, prevede |
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bero una parte troppo buona nelle cose di questo mondo, |
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plessità. |
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i fare _ 2 se noi — 3 forse taluno potrebbe — * [che censu¬ |
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rasse] che trovasse la perfidia di Egidio e della Signora non ordita |
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artificiosamente — R vizio — 0 e ne darebbe colpa all' inventore — |
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7 ella cammin — 8 se fosse stata innocen — 9 che tutto — 10 [fatte] |
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tese perfetta — 11 che ha — 15 che si possa [nessun] fare scom¬ |
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parire ogni |