Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano/49: differenze tra le versioni

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{{IncludiIntestazione|sottotitolo=CAPITOLO XLIX|prec=../48|succ=../50}}
Premettiamo, che veramente (Petavius Theolog. Dogmatum de Incarnatione
lib. 15, e {{AutoreCitato|Antoine Pagi|Pagi}} Critica T. I, p. 42) le Immagini non appartengono alla sostanza
della religione; la Chiesa poteva ammetterle, e non ammetterle. Nei primi tempi
del cristianesimo, per le persecuzioni, e perchè agli occhi ed alle menti de'
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Σωτηρι, τω ευεργετη, al salvatore, al benefattore. Supponevano i cristiani
pazzamente, che un tal gruppo rappresentasse Gesù Cristo, e la povera donna
ch'egli avesse guarito d'un flusso di sangue. ({{AutoreCitato|Eusebio di Cesarea|Eusebio}}, VII, 18; {{AutoreCitato|Filostorgio|Filostorgio}}
VII, 3, ec.). Il Signor di {{AutoreCitato|Isaac de Beausobre|Beausobre}} con più ragione congettura, che
quella statua rappresentava il filosofo Apollonio o l'Imperatore Vespasiano: