Pagina:Annali d'Italia, Vol. 1.djvu/531: differenze tra le versioni

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<section begin=s1/>{{AutoreCitato|Flavio Vopisco|Vopisco}} assegnare qual fosse la vera patria di Caro, facendolo alcuni nato in Roma, altri nell’Illirico ed altri in Milano. I due Vittori2652, Eutropio2653 ed Eusebio2654 cel rappresentano nato in Narbona nella Gallia. Egli nondimeno pretendeva che i suoi maggiori fossero di patria Romani. Per varii gradi militari era egli salito all’eminente di prefetto del pretorio, e fu sommamente amato e stimato, non men da Probo che dall’armata tutta, ancorchè, secondo Giuliano Apostata2655, egli fosse di genio melanconico e severo. Di due suoi figliuoli il primogenito fu Marco Aurelio Carino, la cui infame vita, troppo diversa da quella del padre, la vedremo fra poco. L’altro si crede appellato Marco Aurelio Numeriano, di costumi saggio e di maniere molto amabile. In due iscrizioni da me date alla luce2656 egli porta il nome di Marco Numerio Numeriano; e però è da vedere se sieno legittime certe medaglie2657 spettanti a lui, o se il difetto fosse in tali iscrizioni. Ora, tolto di vita Probo, concorsero i voti dei più dell’imperiale armata nella persona di esso Caro, e il proclamarono Augusto, giudicandolo più d’ogni altro meritevole di quell’eccelsa dignità, e volendo con ciò rimettere in piedi l’uso negli eserciti di creare gl’imperadori, senza riceverli2658 dalle mani del senato. Portata questa nuova a Roma, tanto il senato che il popolo se ne rattristarono forte, non perchè non sapessero ch’egli era un buon uomo, benchè troppo inferiore a Probo2659, ma perchè ognun temeva Carino, di lui figliuolo, troppo screditato per li suoi vizii. Nè tardò già Caro a dichiarar Cesari amendue i suoi figliuoli, cioè Carino e Numeriano. Poscia2660 perchè il minore troppo giovane non parea proprio per governar popoli, inviò il maggiore, cioè Carino, nelle Gallie2661, dandogli facoltà di comandar a quelle provincie, ed insieme all’Italia, all’Illirico, alle Spagne, alla Bretagna, come se fosse Augusto; giacchè esso Caro imperadore avea già presa la risoluzione di passar in Oriente contra dei Persiani. Ma si mostrò sempre scontentissimo di non avervi potuto inviar Numeriano, perchè ben conosceva le ribalderie di Carino; anzi fu creduto che, se vivea un poco di più, avrebbe levato ad esso Carino il titolo di Cesare, per non lasciare un pessimo successore a sè stesso e all’imperio. Mandandolo nondimeno nelle Gallie, gli mise a’ fianchi de’ consiglieri onorati e saggi, rimedio di poca utilità, qualora nei principi si unisca debolezza di testa ed inclinazione cattiva.
<section begin="s1" />{{AutoreCitato|Flavio Vopisco|Vopisco}} assegnare qual fosse la vera patria di Caro, facendolo alcuni nato in Roma, altri nell’Illirico ed altri in Milano. I due Vittori2652, {{AutoreCitato|Eutropio|Eutropio}}2653 ed {{AutoreCitato|Eusebio di Cesarea|Eusebio}}2654 cel rappresentano nato in Narbona nella Gallia. Egli nondimeno pretendeva che i suoi maggiori fossero di patria Romani. Per varii gradi militari era egli salito all’eminente di prefetto del pretorio, e fu sommamente amato e stimato, non men da Probo che dall’armata tutta, ancorchè, secondo {{AutoreCitato|Flavio Claudio Giuliano|Giuliano Apostata}}2655, egli fosse di genio melanconico e severo. Di due suoi figliuoli il primogenito fu Marco Aurelio Carino, la cui infame vita, troppo diversa da quella del padre, la vedremo fra poco. L’altro si crede appellato Marco Aurelio Numeriano, di costumi saggio e di maniere molto amabile. In due iscrizioni da me date alla luce2656 egli porta il nome di Marco Numerio Numeriano; e però è da vedere se sieno legittime certe medaglie2657 spettanti a lui, o se il difetto fosse in tali iscrizioni. Ora, tolto di vita Probo, concorsero i voti dei più dell’imperiale armata nella persona di esso Caro, e il proclamarono Augusto, giudicandolo più d’ogni altro meritevole di quell’eccelsa dignità, e volendo con ciò rimettere in piedi l’uso negli eserciti di creare gl’imperadori, senza riceverli2658 dalle mani del senato. Portata questa nuova a Roma, tanto il senato che il popolo se ne rattristarono forte, non perchè non sapessero ch’egli era un buon uomo, benchè troppo inferiore a Probo2659, ma perchè ognun temeva Carino, di lui figliuolo, troppo screditato per li suoi vizii. Nè tardò già Caro a dichiarar Cesari amendue i suoi figliuoli, cioè Carino e Numeriano. Poscia2660 perchè il minore troppo giovane non parea proprio per governar popoli, inviò il maggiore, cioè Carino, nelle Gallie2661, dandogli facoltà di comandar a quelle provincie, ed insieme all’Italia, all’Illirico, alle Spagne, alla Bretagna, come se fosse Augusto; giacchè esso Caro imperadore avea già presa la risoluzione di passar in Oriente contra dei Persiani. Ma si mostrò sempre scontentissimo di non avervi potuto inviar Numeriano, perchè ben conosceva le ribalderie di Carino; anzi fu creduto che, se vivea un poco di più, avrebbe levato ad esso Carino il titolo di Cesare, per non lasciare un pessimo successore a sè stesso e all’imperio. Mandandolo nondimeno nelle Gallie, gli mise a’ fianchi de’ consiglieri onorati e saggi, rimedio di poca utilità, qualora nei principi si unisca debolezza di testa ed inclinazione cattiva.




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<section begin=s2/>{{Anno di|{{Sc|Cristo}} CCLXXXIII. Indizione I.|EUTICHIANO papa 9.|CAIO papa 1.|CARO imperadore 2.|CARINO imperatore 1.|NUMERIANO imperadore 1.}}Consoli
<section begin="s2" />{{Anno di|{{Sc|Cristo}} CCLXXXIII. Indizione I.|EUTICHIANO papa 9.|CAIO papa 1.|CARO imperadore 2.|CARINO imperatore 1.|NUMERIANO imperadore 1.}}Consoli


MARCO AURELIO CARO AUGUSTO e MARCO AURELIO CARINO CESARE.
MARCO AURELIO CARO AUGUSTO e MARCO AURELIO CARINO CESARE.


Ne’ Fasti pubblicati dal Noris e presso Anastasio bibliotecario, Caro Augusto è detto console per la seconda volta. Perchè gli altri Fasti e varie leggi non accennano questo suo secondo consolato, nè pur io ho ardito di metterlo per cosa certa. Il Panvinio2662 nondimeno reca un’iscrizione, in cui Caro è chiamato CONSVL II. Aggiugne che nel luglio furono sustituiti con Numeriano Cesare e Matroniano, adducendo l’autorità di {{AutoreCitato|Flavio Vopisco|Vopisco}}. Presso di questo storico non<section end=s2/>
Ne’ Fasti pubblicati dal Noris e presso Anastasio bibliotecario, Caro Augusto è detto console per la seconda volta. Perchè gli altri Fasti e varie leggi non accennano questo suo secondo consolato, nè pur io ho ardito di metterlo per cosa certa. Il Panvinio2662 nondimeno reca un’iscrizione, in cui Caro è chiamato CONSVL II. Aggiugne che nel luglio furono sustituiti con Numeriano Cesare e Matroniano, adducendo l’autorità di {{AutoreCitato|Flavio Vopisco|Vopisco}}. Presso di questo storico non<section end="s2" />