Pagina:L'imperatore Diocleziano e la legge economica del mercato.djvu/7: differenze tra le versioni

Alebot (discussione | contributi)
m Removing/replacing Template:SAL
Nessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{pt|''pire''|''L’Empire''}} ''romain, publié avec de nouveaux fragments et un commentaire'', etc. (Parigi, Didot, I864 in-4°): — lavoro questo, che è esso medesimo un estratto del Commentario delle ''Iscrizioni greche e latine'',
{{pt|''pire''|''L’Empire''}} ''romain, publié avec de nouveaux fragments et un commentaire'', etc. (Parigi, Didot, I864 in-4°): — lavoro questo, che è esso medesimo un estratto del Commentario delle ''Iscrizioni greche e latine'',
raccolte in Asia Minore da {{AutoreCitato|Philippe Le Bas|Ph. Le Bas}}, la cui pubblicazione fu commessa al {{AutoreCitato|William Henry Waddington|Waddington}} dall’Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere dell’Istituto di Francia.
raccolte in Asia Minore da {{AutoreCitato|Philippe Le Bas|Ph. Le Bas}}, la cui pubblicazione fu commessa al {{AutoreCitato|William Waddington|Waddington}} dall’Accademia delle Iscrizioni e Belle Lettere dell’Istituto di Francia.


Ed è sulle traccie di tale lavoro che io vengo ordendo questo breve discorso; pigliando per mia parte il soggetto, non già dal punto di vista dell’erudizione e della critica, che non sarebbe invero del fatto mio, ma da quello dell’Economia politica, e dell’istruzione che se ne può derivare a francheggiare i principj di questa. — Vi è un’altra classe di gente, alla cui contentezza Diocleziano avea probabilmente pensato ancor meno che a quella degli eruditi; ed è la classe degli economisti. Sta bene che, anche senza l’imperiale sua licenza, essi vengano a fare lor prò del suo esperimento.
Ed è sulle traccie di tale lavoro che io vengo ordendo questo breve discorso; pigliando per mia parte il soggetto, non già dal punto di vista dell’erudizione e della critica, che non sarebbe invero del fatto mio, ma da quello dell’Economia politica, e dell’istruzione che se ne può derivare a francheggiare i principj di questa. — Vi è un’altra classe di gente, alla cui contentezza Diocleziano avea probabilmente pensato ancor meno che a quella degli eruditi; ed è la classe degli economisti. Sta bene che, anche senza l’imperiale sua licenza, essi vengano a fare lor prò del suo esperimento.