Pagina:Sotto il velame.djvu/67: differenze tra le versioni

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E col senso morale e unito e fuso il senso politico
E col senso morale e unito e fuso il senso politico
o, vogliam dire, sociale. Essendo la luna la virtù che
o, vogliam dire, sociale. Essendo la luna la virtù che
consiglia l'anima<ref>Ricorda {{TestoCitato|Monarchia/Libro III/Capitolo IV|de Mon. III 4}}: "Dicono ... che Dio fece due grandi luminari, il maggiore e il minore, perchè l'uno presiedesse al giorno e l'altro alla notte. Nel che ritenevano per allegoria indicati questi due poteri, spirituale e temporale". Nell'Ep. V 10 è ben definito ques'uffizio dell'imperatore con la stessa imagine della luna: "Non camminate, come e le genti camminano, nella ''vanità del senso'' e nell' ''oscurità delle tenebre'' ... dove il raggio spirituale non basta, ivi ne rischiari la luce del minor luminare". Dante in quel capitolo del de Mon. non sembra accogliere di buon grado il paragone dell'autorità imperiale al ''luminare minus'', e l'accoglie solo ammettendo che questo abbia luce in proprio. Il c he significa in {{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XVI#108|Purg. XVI 107}}, chiamando ''sole'' anche quel luminare che fa veder la strada del mondo.</ref>sensitiva, ella è anche l'autorità
consiglia l'anima<ref>Ricorda {{TestoCitato|Monarchia/Libro III/Capitolo IV|de Mon. III 4}}: "Dicono ... che Dio fece due grandi luminari, il maggiore e il minore, perchè l'uno presiedesse al giorno e l'altro alla notte. Nel che ritenevano per allegoria indicati questi due poteri, spirituale e temporale". Nell'Ep. V 10 è ben definito ques'uffizio dell'imperatore con la stessa imagine della luna: "Non camminate, come e le genti camminano, nella ''vanità del senso'' e nell' ''oscurità delle tenebre'' ... dove il raggio spirituale non basta, ivi ne rischiari la luce del minor luminare". Dante in quel capitolo del de Mon. non sembra accogliere di buon grado il paragone dell'autorità imperiale al ''luminare minus'', e l'accoglie solo ammettendo che questo abbia luce in proprio. Il c he significa in {{TestoCitato|Divina Commedia/Purgatorio/Canto XVI#108|Purg. XVI 107}}, chiamando ''sole'' anche quel luminare che fa veder la strada del mondo.</ref>sensitiva, ella è anche l'autorità