Pagina:L'aes grave del Museo Kircheriano.djvu/84: differenze tra le versioni

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Rimettiamo il giudicare in particolare di ciascuna, quando il medagliere di questo Collegio Romano siasi fatto più ricco. Per ora ci terremo contenti ad un breve cenno intorno a’ due assi, i quali pure sembra che incomincino a rivelarci una qualche cosa di se. Il primo che è quello dal leone col parazonio in bocca e dal busto di cavallo, è richiamato dalla moneta coniata in bronzo e disegnata nella Tavola XII. sotto il n. 18. e da quella in argento del n. 20. Il secondo ne dà a vedere quell’Apollo incoronato d’alloro che nella Tavola XII. è inciso sotto il n. 16., e nel rovescio quel gallo che truovasi su le monete delle città poste su la sinistra del Liri, Aquino, Sessa, Tiano e Calvi.
Rimettiamo il giudicare in particolare di ciascuna, quando il medagliere di questo Collegio Romano siasi fatto più ricco. Per ora ci terremo contenti ad un breve cenno intorno a’ due assi, i quali pure sembra che incomincino a rivelarci una qualche cosa di se. Il primo che è quello dal leone col parazonio in bocca e dal busto di cavallo, è richiamato dalla moneta coniata in bronzo e disegnata nella Tavola XII. sotto il n. 18. e da quella in argento del n. 20. Il secondo ne dà a vedere quell’Apollo incoronato d’alloro che nella Tavola XII. è inciso sotto il n. 16., e nel rovescio quel gallo che truovasi su le monete delle città poste su la sinistra del Liri, Aquino, Sessa, Tiano e Calvi.


Ma l’Apollo coniato del n. 16. e del n. 18. e il busto di cavallo del n. 20. sono le insegne de’ volsci, come il gallo è insegna delle città campane. Dunque se le nostre monete non sono né volsche, né campane, saranno senza meno d’una qualche gente che ebbe strette relazioni co’ campani e co’ volsci. Qui il giudizio nostro propende a dare agli equi di Preneste
Ma l’Apollo coniato del n. 16. e del n. 18. e il busto di cavallo del n. 20. sono le insegne de’ volsci, come il gallo è insegna delle città campane. Dunque se le nostre monete non sono né volsche, né campane, saranno senza meno d’una qualche gente che ebbe strette relazioni co’ campani e co’ volsci. Qui il giudizio nostro propende a dare agli equi di Preneste