Malìa - Giudizi della Stampa/Fanfulla: differenze tra le versioni

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dell'operista vero, che senza cercare astruserie, né atteggiarsi a riformatore, segue l'ispirazione, e sa toccare il cuore senza troppo preoccuparsi dell'arte nuova e delle scuole
dell'avvenire.
 
IIIl Frontini raggiunge l'effetto, riesce a scuotere ed a commuovere il pubblico, senza stancarlo, e poco importa se nella musica di lui, i sofistici e coloro che cercano ad ogni costo il pelo nell'uovo, trovano qua e là qualche reminescenza; pecca del resto, da cui non è immune alcuno dei giovani e moderni autori.
Malìa non è un capolavoro, ma possiede spontaneità, ispirazione, effetto e passione.
Il preludio, di bella fattura, sebbene in alcuni punti esuberante di vivacità per eccesso degli ottoni, è stato bissato ed ha fruttato due chiamate all'autore, il quale assisteva stasera alla prima rappresentazione del suo lavoro.
 
Altri applausi ed altra chiamala hanno luogo alla, bella romanza d'Jana nella seconda scena del primo atto, e nuovi applausi e nuova chiamata al duo fra Jana e Nino nell'atto medesimo.
Nel secondo atto è replicala, con tre chiamate all'autore l'ispirata preghiera alla Vergine cantata da Jana nella prima scena, ed al finale dell'atto il maestro Frontini è chiamato nuovamente alla ribalta.
 
Il terzo atto che é indubbiamente il più passionale, il più inspirato, il più bello, non è stato gustato abbastanza dal pubblico, per difetto dell'esecuzione scadente.
Tuttavia è stato bissato il coro della prima scena con due chiamate all'autore, ed un'altra chiamata con ripetute domande di bis si sono avute al duetto fra Jana e Nino nel finale della scena medesima.
 
In complesso dieci chiamate e tre pezzi replicati.
 
L'esecuzione, addirittura scadente, ha nociuto grandemente al successo dell'opera.
Eccettuata la Gabbi, una Jana irreprensibile, gli altri artisti sono tutti inferiori al compito loro, ed alcuni al disotto della mediocrità.