Pagina:Dieci lettere di Publio Virgilio Marone.djvu/13: differenze tra le versioni
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<font size=5>U</font>n’anima delle più temerarie, che mai poeta, o verseggiatore ispirasse, scese l’altr’jeri tra noi. Superba d’avere animato un corpo napoletano, e d’aver professate ad un tempo l’arte poetica, e la militare pretendeva le prime sedie tra i Capitani, e tra i Poeti. La derisero com’era giusto, e gli uni, e gli altri. Ma noi, che per indole siamo più pazienti, e per professione più mansueti, l’invitammo a sedere con noi sull’erba, e farci udire que’ sì bei versi ch’ella vantava. Ma guardandoci bieco, rispose non esser noi degni di tal Poesia, che tutta era Dantesca, né degni di star con {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}, il sol Poeta veramente divino, anzi il Dio de’ Poeti. Così dicendo volse a tutti le spalle, e andò chiamando per mezzo la selva Achille a duello, ed Alessandro. |
<font size=5>U</font>n’anima delle più temerarie, che mai poeta, o verseggiatore ispirasse, scese l’altr’jeri tra noi. Superba d’avere animato un corpo napoletano, e d’aver professate ad un tempo l’arte poetica, e la militare pretendeva le prime sedie tra i Capitani, e tra i Poeti. La derisero com’era giusto, e gli uni, e gli altri. Ma noi, che per indole siamo più pazienti, e per professione più mansueti, l’invitammo a sedere con noi sull’erba, e farci udire que’ sì bei versi ch’ella vantava. Ma guardandoci bieco, rispose non esser noi degni di tal Poesia, che tutta era Dantesca, né degni di star con {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}, il sol Poeta veramente divino, anzi il Dio de’ Poeti. Così dicendo volse a tutti le spalle, e andò chiamando per mezzo la selva Achille a duello, ed Alessandro. |
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Noi udito avevamo altre volte il nome di {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}, e parlato con lui eziandio. Ma com’egli per genio è taciturno, e di linguaggio per noi non intelligibile, mai non c’era avvenuto di ben conoscerlo. A soddisfare pertanto la nostra curiosità si cercò del suo libro, e trovossi in mano d’un accigliato, e solitario Geometra, che il leggeva a vicenda con Pappo Alessandrino, e protestava di non gustare altro poeta fuori di questo, in cui trovava lo stesso diletto che negli angoli, e ne’ |
Noi udito avevamo altre volte il nome di {{AutoreCitato|Dante Alighieri|Dante}}, e parlato con lui eziandio. Ma com’egli per genio è taciturno, e di linguaggio per noi non intelligibile, mai non c’era avvenuto di ben conoscerlo. A soddisfare pertanto la nostra curiosità si cercò del suo libro, e trovossi in mano d’un accigliato, e solitario Geometra, che il leggeva a vicenda con Pappo Alessandrino, e protestava di non gustare altro poeta fuori di questo, in cui trovava lo stesso diletto che negli angoli, e ne’ |