Pagina:Cronica de matematici.djvu/114: differenze tra le versioni

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luogo. Fra tutte l’altre opere sue più si guadagnò di lode, e fece utile al Mondo con quel maraviglioso trattato delle Teoriche, nel quale avanzò quanti havevano scritto avanti à lui, e per ancora non trova chi lo pareggi. Sopra quest’opera hanno scritto molti eccellenti ingegni, fra quali senz’alcun dubbio tiene il primo luogo il Reinoldo. Hebbe famosi discepoli, fra quali furono {{w|Nicola Cusano|Nicolò di Cusa}}, e Giovanni di Monteregio. Morì in Vienna di morte immatura, perciòche non vidde il quarantesimo anno dell’età sua. Fù sepolto honoratamente nella Catedrale, havendosi, mentre viveva, composto l’Epitafio.
luogo. Fra tutte l’altre opere sue più si guadagnò di lode, e fece utile al Mondo con quel maraviglioso trattato delle Teoriche, nel quale avanzò quanti havevano scritto avanti à lui, e per ancora non trova chi lo pareggi. Sopra quest’opera hanno scritto molti eccellenti ingegni, fra quali senz’alcun dubbio tiene il primo luogo il Reinoldo. Hebbe famosi discepoli, fra quali furono {{w|Nicola Cusano|Nicolò di Cusa}}, e Giovanni di Monteregio. Morì in Vienna di morte immatura, perciòche non vidde il quarantesimo anno dell’età sua. Fù sepolto honoratamente nella Catedrale, havendosi, mentre viveva, composto l’Epitafio.


{{Annotazioni a lato||1464}}'''HERMANNO''' Zostelio di natione Tedesco attese à calcoli Astronomici, & à computi Ecclesiastici. Scrisse questi del tempo della celebratione della Pasqua, l’opera di cui è citata da Giovanni Stoflero nel suo Calendario. Trovossi con {{w|Nicola Cusano|Nicolò di Cusa}} nel Concilio di Basilea, ove si trattava dell’emendatione dell’anno, e della restitutione dell’Equinotio. Teneva egli che dovesse ridursi al ventesimo primo di Marzo, come era à tempo del Concilio Niceno. Questa sua opinione è ventilata dallo Stoflero da {{w|en:Paul of Middelburg|Pavolo di Middelburgo}}, e da Giovanni Lucido.
{{Annotazioni a lato||1464}}'''HERMANNO''' Zostelio di natione Tedesco attese à calcoli Astronomici, & à computi Ecclesiastici. Scrisse questi del tempo della celebratione della Pasqua, l’opera di cui è citata da Giovanni Stoflero nel suo Calendario. Trovossi con {{AutoreCitato|Nicola Cusano|Nicolò di Cusa}} nel Concilio di Basilea, ove si trattava dell’emendatione dell’anno, e della restitutione dell’Equinotio. Teneva egli che dovesse ridursi al ventesimo primo di Marzo, come era à tempo del Concilio Niceno. Questa sua opinione è ventilata dallo Stoflero da {{w|en:Paul of Middelburg|Pavolo di Middelburgo}}, e da Giovanni Lucido.