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orgiastico. Ecate non è la Dea d’un popolo entusiastico e fanatico, bensí d’un popolo di lavoratori, povero, democratico. D’un popolo presso cui la donna era in grande onore, se in essenza femminile si concepiva la divinità suprema. D’un popolo in cui le principesse non erano foggiate sul tipo delle magalde achèe, di Pasifae, di Fedra, di Arianna, di Elena, di Clitemnestra; ma piuttosto su quello di Ecuba o di Andromaca, le virtuose regine del popolo troiano, in cui prevaleva l’elemento pelasgico<ref>{{AutoreCitato|Jane Ellen Harrison|Harrison}}. ''The Greek Religion'', 35.</ref>.
orgiastico. Ecate non è la Dea d’un popolo entusiastico e fanatico, bensí d’un popolo di lavoratori, povero, democratico. D’un popolo presso cui la donna era in grande onore, se in essenza femminile si concepiva la divinità suprema. D’un popolo in cui le principesse non erano foggiate sul tipo delle magalde achèe, di Pasifae, di Fedra, di Arianna, di Elena, di Clitemnestra; ma piuttosto su quello di Ecuba o di Andromaca, le virtuose regine del popolo troiano, in cui prevaleva l’elemento pelasgico<ref>{{AutoreCitato|Jane Ellen Harrison|Harrison}}, ''The Greek Religion'', 35.</ref>.


E quando lo {{AutoreCitato|Georg Friedrich Schoemann|Schoemann}} dice<ref>''Die Hesiod. Theog.'', 183.</ref> che nella ''Teogonia'' Ecate rappresenta o simboleggia il lato caritatevole di Giove, sofistica di sicuro, attribuendo ad Esiodo una concezione del padre degli Olimpii simile a quella che Dante ebbe dell’Iddio cattolico, nel quale si sposano carità e giustizia. Ma la sofisticheria era originata da una impressione fondamentalmente giusta: quella che avvicina l’antichissima Ecate, quale Esiodo la descrive, a concetti della nostra religione, anzi alla piú cara figura di essa. Ché Ecate è la vera e propria Madonna pelasgica.
E quando lo {{AutoreCitato|Georg Friedrich Schoemann|Schoemann}} dice<ref>''Die Hesiod. Theog.'', 183.</ref> che nella ''Teogonia'' Ecate rappresenta o simboleggia il lato caritatevole di Giove, sofistica di sicuro, attribuendo ad Esiodo una concezione del padre degli Olimpii simile a quella che Dante ebbe dell’Iddio cattolico, nel quale si sposano carità e giustizia. Ma la sofisticheria era originata da una impressione fondamentalmente giusta: quella che avvicina l’antichissima Ecate, quale Esiodo la descrive, a concetti della nostra religione, anzi alla piú cara figura di essa. Ché Ecate è la vera e propria Madonna pelasgica.