Orlando furioso (1928)/Canto 9: differenze tra le versioni
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questo crudele e traditore Amore,
poi ch'ad Orlando può levar del petto
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e di sé poco, e men cura di Dio.
nel mio difetto aver compagno tale;
ch'anch'io sono al mio ben languido ed egro,
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la gente era attendata alla campagna:
alberi e tetti l'ha sparsa la pioggia
a dieci, a venti, a quattro, a sette, ad otto;
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né però stringe Durindana mai.
che non degna ferir gente che dorma.
Or questo, e quando quel luogo cercando
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gl'insegni andar in parte ove ella sia.
tutto cercò l'esercito moresco:
e ben lo potea far sicuramente,
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che parea nato a Tripoli e nutrito.
fece tre giorni, e non per altro effetto;
poi dentro alle cittadi e a' borghi fuora
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e dai Picardi ai termini di Spagna.
ne la stagion che la frondosa vesta
vede levarsi e discoprir le membre
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né la lasciò ne la stagion novella.
d'un paese in un altro, arrivò dove
parte i Normandi dai Bretoni un fiume,
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e tratto seco il ponte, e il passo tolto.
lungo le ripe il paladin, se vede
(quando né pesce egli non è, né augello)
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