Orlando furioso (1928)/Canto 31: differenze tra le versioni
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saria di quel d'un amoroso core?
che viver più felice e più beato,
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da quella rabbia detta gelosia.
tra questa soavissima dolcezza,
è un augumento, una perfezione,
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chi provato non ha la guerra prima.
ognora il core, in pace si sopporta.
Lo star lontano, poi quando si riede,
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pur viene al fin, se ben tarda a venire.
tutti i martìr d'amor, tutte le pene,
fan per lor rimembranza, che si sente
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non la cura l'amante e non l'apprezza.
a cui non val liquor, non vale impiastro,
né murmure, né imagine di saga,
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conduce l'uom, che disperato muore.
d'un amator sì facile s'imprime,
non men per falso che per ver sospetto!
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levasti a Bradamante ogni conforto!
le avea nel core amaramente impresso,
ma dico d'uno annunzio crudo e fello
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che vêr Parigi vien con la sua gente.
un cavallier ch'avea una donna al fianco,
con scudo e sopravesta tutta nera,
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girò la briglia e spazio a correr tolse.
de l'esser lor, si vengono all'incontro.
Rinaldo e gli altri cavallier fermarsi
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