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<section begin=s1 />{{Pt|littica,|ellittica,}} delle orbite dei pianeti. Perciò, non deve sorprendere più di tanto che il modello di Aristotele, perfezionato da Tolomeo, abbia potuto durare così a lungo.
<section begin="s1" />{{Pt|littica,|ellittica,}} delle orbite dei pianeti. Perciò, non deve sorprendere più di tanto che il modello di Aristotele, perfezionato da Tolomeo, abbia potuto durare così a lungo.




<section end=s1 /><section begin=s2 />''3. La Terra e le sue misure''
<section end="s1" /><section begin="s2" />''3. La Terra e le sue misure''


È interessante soffermarsi su due astronomi eccezionali come {{AutoreCitato|Aristarco di Samo|Aristarco di Samo}} (310-230) ed {{AutoreCitato|Eratostene di Cirene|Eratostene di Cirene}} (276-194).
È interessante soffermarsi su due astronomi eccezionali come {{AutoreCitato|Aristarco di Samo|Aristarco di Samo}} (310-230) ed {{AutoreCitato|Eratostene di Cirene|Eratostene di Cirene}} (276-194).
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Con metodo corretto dal punto di vista scientifico, Aristarco cerca di determinare le distanze relative della Luna e del Sole rispetto alla Terra, e la loro grandezza. La premessa indispensabile è l’ammissione che la Luna non abbia luce propria, ma rifletta quella che riceve dal Sole. Ne consegue che, quando la Luna è al primo o all’ultimo quarto, l’asse del nostro sguardo diretto alla Luna forma un angolo retto con i raggi del Sole che convergono sulla stessa. Aristarco provvede a misurare l’angolo delimitato dai due segmenti Terra-Luna e Terra-Sole, angolo che risulta essere di 87 gradi. Sulla base di questi dati, calcola che la distanza Terra-Sole corrisponde a 18-20 volte la distanza Terra-Luna. Purtroppo la sua valutazione è inesatta, perché l’angolo con vertice sulla Terra misura in realtà 89 gradi e 52’. La distanza del Sole dalla Terra, pertanto, corrisponde a circa 390 volte la distanza Terra-Luna.
Con metodo corretto dal punto di vista scientifico, Aristarco cerca di determinare le distanze relative della Luna e del Sole rispetto alla Terra, e la loro grandezza. La premessa indispensabile è l’ammissione che la Luna non abbia luce propria, ma rifletta quella che riceve dal Sole. Ne consegue che, quando la Luna è al primo o all’ultimo quarto, l’asse del nostro sguardo diretto alla Luna forma un angolo retto con i raggi del Sole che convergono sulla stessa. Aristarco provvede a misurare l’angolo delimitato dai due segmenti Terra-Luna e Terra-Sole, angolo che risulta essere di 87 gradi. Sulla base di questi dati, calcola che la distanza Terra-Sole corrisponde a 18-20 volte la distanza Terra-Luna. Purtroppo la sua valutazione è inesatta, perché l’angolo con vertice sulla Terra misura in realtà 89 gradi e 52’. La distanza del Sole dalla Terra, pertanto, corrisponde a circa 390 volte la distanza Terra-Luna.


Egli afferma inoltre che la Luna è più piccola della Terra, e che il Sole è molto più grande. La stima delle grandezze relative risulta anche in questo caso {{Pt|impre-|}}<section end=s2 />
Egli afferma inoltre che la Luna è più piccola della Terra, e che il Sole è molto più grande. La stima delle grandezze relative risulta anche in questo caso {{Pt|impre-|}}<section end="s2" />