Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/256: differenze tra le versioni

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§. 4. La ricchezza presso loro nutriva le arti; e ognuno sa quanto declamassero i Profeti contro il lusso di Tiro. Narra {{AutoreCitato|Strabone|Strabone}}<ref>''lib. 16. pag. 1098. princ.</ref> che anche a’ giorni suoi v’erano colà case più alte che a Roma, e dice {{AutoreCitato|Appiano di Alessandria|Appiano}}<ref>''De Bell. punic. pag. 79.'' [Dice soltanto che v’erano case alte.</ref> che nella Birsa, cioè nell’interno della città di Cartagine, erano ben anche di sei piani. Statue indorate vedeansi ne’tempj loro, e tal era un Apollo in Cartagine<ref>''Ibid. pag. 79. D''.</ref>; anzi troviamo pur fatta menzione di colonne d’oro, e di statue di smeraldo<ref name=pagina256>Il sig. Dutens ''Dee Pierres précieuses &c. ch. VII''. sospetta che gli antichi non conoscessero il vero smeraldo, e che dessero il tal nome allo spato fusibile, al fluore, al plasma</ref>. {{AutoreCitato|Tito Livio|Livio}} rammenta uno scudo d’argento che pesava cento trenta libre,
§. 4. La ricchezza presso loro nutriva le arti; e ognuno sa quanto declamassero i Profeti contro il lusso di Tiro. Narra {{AutoreCitato|Strabone|Strabone}}<ref>''lib. 16. pag. 1098. princ.</ref> che anche a’ giorni suoi v’erano colà case più alte che a Roma, e dice {{AutoreCitato|Appiano di Alessandria|Appiano}}<ref>''De Bell. punic. pag. 79.'' [Dice soltanto che v’erano case alte.</ref> che nella Birsa, cioè nell’interno della città di Cartagine, erano ben anche di sei piani. Statue indorate vedeansi ne’tempj loro, e tal era un Apollo in Cartagine<ref>''Ibid. pag. 79. D''.</ref>; anzi troviamo pur fatta menzione di colonne d’oro, e di statue di smeraldo<ref name=pagina256>Il sig. {{AutoreCitato|Louis Dutens|Dutens}} ''Des Pierres précieuses &c. ch. VII''. sospetta che gli antichi non conoscessero il vero smeraldo, e che dessero il tal nome allo spato fusibile, al fluore, al plasma</ref>. {{AutoreCitato|Tito Livio|Livio}} rammenta uno scudo d’argento che pesava cento trenta libre,