Pagina:Rivista italiana di numismatica 1889.djvu/594: differenze tra le versioni
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Ho attribuito a questa zecca anche quelle monete di Gallieno ohe hanno nell’esergo la segnatura {{Sc|mp ms}} o {{Sc|mt}}. |
Ho attribuito a questa zecca anche quelle monete di Gallieno ohe hanno nell’esergo la segnatura {{Sc|mp ms}} o {{Sc|mt}}. |
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Il sig. Lépaulle è di parere contrario, e le attribuisce senza darne nessun motivo, alla zecca di Milano. Certamente, il sig. Feuardent ha già espresso, prima di lui, la medesima opinione, ed essa si presenta assai seducente, perchè le lettere P, S o T sono precedute da quella lettera M, il cui significato tuttavia è tanto più dubbio inquantochè a quell’epoca la segnatura delle monete era ancora nell’infanzia. |
Il sig. Lépaulle è di parere contrario, e le attribuisce senza darne nessun motivo, alla zecca di Milano. Certamente, il sig. {{AutoreCitato|Félix Bienaimé Feuardent|Feuardent}} ha già espresso, prima di lui, la medesima opinione, ed essa si presenta assai seducente, perchè le lettere P, S o T sono precedute da quella lettera M, il cui significato tuttavia è tanto più dubbio inquantochè a quell’epoca la segnatura delle monete era ancora nell’infanzia. |
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Se, come ho notato nel mio articolo sulle Zecche, la peculiare grafia della parola {{Sc|tempo}} sulle monete {{Sc|secvr tenpo}} di Gallieno e {{Sc|felic tenpo}} di Claudio, accenna certamente ad una zecca comune, la contraddizione che la moneta di Gallieno dovrebb’essere coniata a Milano, e quella di Claudio invece a Tarragona, si potrebbe ancora spiegare pel fatto che, dopo l’eventuale cessazione della zecca di Milano, gli operai di questa fossero stati mandati a Tarragona, ma la forma tenpo è troppo contraria alla grafia romana: essa invece, come si può notare anche oggi, accenna piuttosto alla Spagna che all’Italia. |
Se, come ho notato nel mio articolo sulle Zecche, la peculiare grafia della parola {{Sc|tempo}} sulle monete {{Sc|secvr tenpo}} di Gallieno e {{Sc|felic tenpo}} di Claudio, accenna certamente ad una zecca comune, la contraddizione che la moneta di Gallieno dovrebb’essere coniata a Milano, e quella di Claudio invece a Tarragona, si potrebbe ancora spiegare pel fatto che, dopo l’eventuale cessazione della zecca di Milano, gli operai di questa fossero stati mandati a Tarragona, ma la forma tenpo è troppo contraria alla grafia romana: essa invece, come si può notare anche oggi, accenna piuttosto alla Spagna che all’Italia. |
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