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{{Sc|Maometto}}, o ''Mohammed'' (secondo l’ortografia e la pronunzia degli Orientali) nacque il 1° aprile 569<ref>Non si è d’accordo sul giorno e l’anno della nascita di Maometto, che si raggirano dal 569 al 571 di G. C., ma quelli che sostengono il 569 si fondano sull’opinione che dava a Maometto 63 anni all’epoca della sua morte nel 632. Si cita l’anno dell’elefante, così chiamato dalla spedizione di ''Abrahà'' contro la Mecca (Vedi cap. 103 del Corano), come quello della nascita del Profeta; ma la data precisa si lascia difficilmente indagare.</ref> di G. C. alla Mecca città dell’''Hedjaz''; provincia dell’Arabia; ebbe per padre ''Abdallah'' figlio di ''Abdhal Mottalib''; e per madre ''Amina'' figlia di ''Wahib''; apparteneva così doppiamente alla tribù dei ''Coreiciti'', tribù di grande popolazione e possanza, che si era arricchita col commercio c resa importante coll’esercizio della sovranità della ''Mecca'', e la custodia del tempio di ''Kaaba''; doveva anche la sua importanza all’antichità ed allo splendore della sua origine. ''Ismaele'' figlio di ''Abramo'', quel rappresentante del culto della razza semitica, si era stabilito alla Mecca, e divenne il padre di una tribù che in una certa epoca ricevè il nome di ''Coreic'', o ''Koreich''. Gl’istorici musulmani ammettono senza contestazione la genealogia di Maometto per 21 generazioni fino ad ''Adnan'' discendente d’Ismaele, e da ''Adnan'' in poi vi è una lacuna che non può riempirsi; si aggiunge che ciascuno degli antenati di Maometto avesse impressa sul volto la luce profetica trasmessa in ultimo luogo, ed estinta nel figlio di ''Abdallah''. Se non prestiamo fede ai racconti dei miracoli che si dicono aver accompagnata la nascita di Maometto, o i giorni della sua infanzia, non troviamo niente di straordinario nella sua vita fino all’epoca del suo apostolato; perdè suo padre che aveva appena due mesi, e sua madre all’età di dieci anni; la di lui educazione fu affidata in pria al suo nonno, e poscia al suo zio ''Abou-Taleb''; quest’ultimo lo condusse seco nel suo viaggio a ''Bosra'', in Siria, e fu là (secondo si dice) che Maometto incontrò un tal ''Bahira'' che, indovinando i futuri destini del giovane Coreicita, raccomandò allo zio di vigilare su lui, e sopratutto di premunirlo contro gli artifizj degli ebrei; al di lui ritorno in Arabia, Maometto prese parte alla guerra che la sua tribù sosteneva contro i ''Benou-Hawazin'' per la violazione del mese sacro, ''El-fedjar''; questa partecipazione si riduceva nonostante a ben poca cosa, giacchè Maometto essendo ancora assai giovane non faceva che raccorre le trecce lanciate dai combattenti; a ventiquattro anni andò due volte nel ''Yemen'', e fece poi un secondo viaggio in Siria con un certo ''Meissara'' che faceva gli affari di una ricca vedova chiamata ''Khadidja''; in questa occasione si abboccò con alcuni religiosi cristiani i cui discorsi poterono esercitare una grande influenza sul di lui spirito. La condotta di Maometto fu tale durante questo viaggio, che Khadidja al di lui ritorno dalla Siria gli offrì la sua mano e le sue ricchezze; Maometto avea allora 25 anni, e regalò alla sua sposa, che ne avea 40, venti giovani camele a titolo di dono nuziale. Cinque anni dopo, i Coreiciti erano occupati a riedificare il tempio della ''Kaaba'' divorato già dalle fiamme; allorchè bisognò posare in una parte del tempio la pietra negra, cosa ili grandissima venerazione, tutte le divisioni della tribù ambirono caldamente quest’onore, c siccome la contestazione poteva degenerare in contesa, si determinò infine di rimettersi alla
{{Sc|Maometto}}, o ''Mohammed'' (secondo l’ortografia e la pronunzia degli Orientali) nacque il 1° aprile 569<ref>Non si è d’accordo sul giorno e l’anno della nascita di Maometto, che si raggirano dal 569 al 571 di G. C., ma quelli che sostengono il 569 si fondano sull’opinione che dava a Maometto 63 anni all’epoca della sua morte nel 632. Si cita l’anno dell’elefante, così chiamato dalla spedizione di ''Abrahà'' contro la Mecca (Vedi cap. 105 del Corano), come quello della nascita del Profeta; ma la data precisa si lascia difficilmente indagare.</ref> di G. C. alla Mecca città dell’''Hedjaz''; provincia dell’Arabia; ebbe per padre ''Abdallah'' figlio di ''Abdhal Mottalib''; e per madre ''Amina'' figlia di ''Wahib''; apparteneva così doppiamente alla tribù dei ''Coreiciti'', tribù di grande popolazione e possanza, che si era arricchita col commercio, e resa importante coll’esercizio della sovranità della ''Mecca'', e la custodia del tempio di ''Kaaba''; doveva anche la sua importanza all’antichità ed allo splendore della sua origine. ''Ismaele'' figlio di ''Abramo'', quel rappresentante del culto della razza semitica, si era stabilito alla Mecca, e divenne il padre di una tribù che in una certa epoca ricevè il nome di ''Coreic'', o ''Koreich''. Gl’istorici musulmani ammettono senza contestazione la genealogia di Maometto per 21 generazioni fino ad ''Adnan'' discendente d’Ismaele, e da ''Adnan'' in poi vi è una lacuna che non può riempirsi; si aggiunge che ciascuno degli antenati di Maometto avesse impressa sul volto la luce profetica trasmessa in ultimo luogo, ed estinta nel figlio di ''Abdallah''. Se non prestiamo fede ai racconti dei miracoli che si dicono aver accompagnata la nascita di Maometto, o i giorni della sua infanzia, non troviamo niente di straordinario nella sua vita fino all’epoca del suo apostolato; perdè suo padre che aveva appena due mesi, e sua madre all’età di dieci anni; la di lui educazione fu affidata in pria al suo nonno, e poscia al suo zio ''Abou-Taleb''; quest’ultimo lo condusse seco nel suo viaggio a ''Bosra'', in Siria, e fu là (secondo si dice) che Maometto incontrò un tal ''Bahira'' che, indovinando i futuri destini del giovane Coreicita, raccomandò allo zio di vigilare su lui, e sopratutto di premunirlo contro gli artifizj degli ebrei; al di lui ritorno in Arabia, Maometto prese parte alla guerra che la sua tribù sosteneva contro i ''Benou-Hawazin'' per la violazione del mese sacro, ''El-fedjar''; questa partecipazione si riduceva nonostante a ben poca cosa, giacchè Maometto essendo ancora assai giovane non faceva che raccorre le frecce lanciate dai combattenti; a ventiquattro anni andò due volte nel ''Yemen'', e fece poi un secondo viaggio in Siria con un certo ''Meissara'' che faceva gli affari di una ricca vedova chiamata ''Khadidja''; in questa occasione si abboccò con alcuni religiosi cristiani i cui discorsi poterono esercitare una grande influenza sul di lui spirito. La condotta di Maometto fu tale durante questo viaggio, che Khadidja al di lui ritorno dalla Siria gli offrì la sua mano e le sue ricchezze; Maometto avea allora 25 anni, e regalò alla sua sposa, che ne avea 40, venti giovani camele a titolo di dono nuziale. Cinque anni dopo, i Coreiciti erano occupati a riedificare il tempio della ''Kaaba'' divorato già dalle fiamme; allorchè bisognò posare in una parte del tempio la pietra negra, cosa di grandissima venerazione, tutte le divisioni della tribù ambirono caldamente quest’onore, e siccome la contestazione poteva degenerare in contesa, si determinò infine di rimettersi alla