Pagina:Che cosa è l'arte?.djvu/114: differenze tra le versioni
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Ma per molti secoli il genere umano riconobbe solo una parte di codesta enorme e diversa attività artistica, quella cioè che si proponeva di perpetuare i sentimenti religiosi. A tutte le altre manifestazioni artistiche, cioè canzoni, danze, novelle di fate, ecc., gli uomini per un pezzo non diedero alcuna importanza, e solo occasionalmente i grandi educatori del genere umano si soffermarono a censurare certi prodotti di codesta arte profana, qualora li giudicassero opposti ai concetti religiosi del tempo. |
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Così fu intesa l’arte dai savii antichi, da {{AutoreCitato|Socrate|Socrate}}, da {{AutoreCitato|Platone|Platone}}, da {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}}, dai profeti ebrei e dai primi cristiani; così la intendono oggi ancora i maomettani; e così l’intende il popolo nei nostri villaggi russi. Ci furono persino degli educatori di popoli come Platone, e delle nazioni intiere, come i {{Pt|maomet-|}} |
Così fu intesa l’arte dai savii antichi, da {{AutoreCitato|Socrate|Socrate}}, da {{AutoreCitato|Platone|Platone}}, da {{AutoreCitato|Aristotele|Aristotele}}, dai profeti ebrei e dai primi cristiani; così la intendono oggi ancora i maomettani; e così l’intende il popolo nei nostri villaggi russi. Ci furono persino degli educatori di popoli come Platone, e delle nazioni intiere, come i {{Pt|maomet-|}} |