Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/496: differenze tra le versioni

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come indizio di lunga vita<ref>{{AutoreCitato|Francesco Bacone|Bac. de Verulam}}. ''Hist. Viti. & Mort. artic. Longævitas, & brevitas vitæ, n. 43. oper. pag. 524''.</ref>: profondo è l’umbilico, principalmente nelle figure di donna<ref>{{AutoreCitato|Achille Tazio|Achil. Tat.}} De Clitoph. & Leuc. amor.
come indizio di lunga vita<ref>{{AutoreCitato|Francesco Bacone|Bac. de Verulam}}. ''Hist. Viti. & Mort. artic. Longævitas, & brevitas vitæ, n. 43. oper. pag. 524''.</ref>: profondo è l’umbilico, principalmente nelle figure di donna<ref>{{AutoreCitato|Achille Tazio|Achil. Tat.}} De Clitoph. & Leuc. amor.
lib.i.pag.S.o-edinon. Salmasii.</ref>, ove talora ha la forma
lib.i.pag.S.o-edinon. Salmasii.</ref>, ove talora ha la forma d’un semicircolo, mezzo rialzato e mezzo incavato. Questa parte non è certamente la più ben fatta sulla Venere de’ Medici, essendone l’umbilico soverchiamente largo e profondo.
d’un femicircolo, mezzo rialzato e mezzo incavato. Quefta
parte non è certamente la più ben fatta fulla Venere de’ Medici, efTendone l’umbilico soverchiamente largo e profondo.


§. 10. Han pure la loro bellezza le parti sessuali dell’uomo; il sinistro testicolo è più grosso, qual fuol essere anche
§. 10. Han pure la loro bellezza le parti sessuali dell’uomo; il sinistro testicolo è più grosso, qual suol essere anche in natura; così è stato osservato che nell’occhio sinistro più acuta è la vista, che nel destro<ref>Philos. Trans. Vol. 3. p. 730., Denis
in natura; così è ftato ofTervato che nell’occhio finistro più
acuta è la vifla, che nel destro<ref>Philos. Trans. Vol. 3. p. 730., Denis
Memoir. pag. 213. [{{AutoreCitato|Albrecht von Haller|Hallero}} Elem. physiol.
Memoir. pag. 213. [{{AutoreCitato|Albrecht von Haller|Hallero}} Elem. physiol.
corp. hum. Tom. V. Li e.feS.^. §. g.p’^^Sz.
corp. hum. Tom. V. Li e.feS.^. §. g.p’^^Sz.
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destra, che ordinariamente più anche fi adopra: ma pure in quello vi fono eccezioni;
destra, che ordinariamente più anche fi adopra: ma pure in quello vi fono eccezioni;
come la troviamo in {{AutoreCitato|Augusto|Augusto}}, che in vecchiaja, al dire di {{AutoreCitato|Gaio Svetonio Tranquillo|Suetonio}} nella di luì vita
come la troviamo in {{AutoreCitato|Augusto|Augusto}}, che in vecchiaja, al dire di {{AutoreCitato|Gaio Svetonio Tranquillo|Suetonio}} nella di luì vita
cap. jg., meglio vedeva coll’occhio destro.</ref>. Ove però su alcune figure d’Apollo e di Bacco pare che i genitali sieno stati ad arte scavati fuori, essendovi in loro luogo una cavità, non dobbiam già credere che sia questa l’opera d’uno scarpello scrupoloso fuor di proposito, ma dobbiamo a tal mancanza attribuir piuttosto un senso misterioso. Diffatti Bacco da alcuni è stato cangiato in Ati, e al par di questi privato de’ genitali<ref>{{AutoreCitato|Eusebio di Cesarea|Euseb.}} De prs.p. evang. Uh. z. cap. 3.
cap. jg., meglio vedeva coll’occhio destro.</ref>. Ove però su alcune figure
pag. 6j. D.</ref>: e siccome altresì Apollo è stato venerato nell’immagine di Bacco<ref>Idem ''ibid. lib.i. cap. 9. pag. 27''.</ref>, potrebbe tal mutilamento avere la stessa significazione nelle figure Apollinee<ref>Di tutte le parti del corpo umano, di ciò che a giudizio degli antichi ne costituisce il bello non meno che il deforme, degli atteggiamenti che convengonsi alle diverse età, ai diversi sessi, e ai gradi diversi delle persone ha trattato a lungo e con molta erudizione Francesco Giunio nel raro suo libro ''de Pictura veterum, lib. 3. c. 8. 9. & 10''.</ref>. Lascio poi all’indagatore della bellezza il rovescio della medaglia, e il fare delle particolari osservazioni su quelle parti, che il pittore di Anacreonte rappresentar non poteva sull’immagine dell’amica di quel poeta.
d’Apollo e di Bacco pare che i genitali fieno flati ad
arte fcavati fuori, clTendovi in loro luogo una cavità, non
dobbiam già credere che fia quefta l’opera d’uno fcarpello
fcrupolofo fuor di propofito, ma dobbiamo a tal mancanza
attribuir piuttofto un fenfo mifleriofo. Diffatti Bacco da alcuni
è ftato cangiato in Ati, e al par di quefti privato de’
genitali<ref>{{AutoreCitato|Eusebio di Cesarea|Euseb.}} De prs.p. evang. Uh. z. cap. 3.
pag. 6j. D.</ref>: e ficcome altresì Apollo è ftato venerato nel!’
immagine di Bacco<ref>Idem ''ibid. lib.i. cap. 9. pag. 27''.</ref>, potrebbe tal mutilamento avere la
ftefla lignificazione nelle figure Apollinee<ref>Di tutte le parti del corpo umano, di ciò che a giudizio degli antichi ne costituisce il bello non meno che il deforme, degli atteggiamenti che convengonsi alle diverse età, ai diversi sessi, e ai gradi diversi delle persone ha trattato a lungo e con molta erudizione {{AutoreCitato|Francesco Giugno|Francesco Giunio}} nel raro suo libro ''de Pictura veterum, lib. 3. c. 8. 9. & 10''.</ref>. Lascio poi
all’indagatore della bellezza il rovescio della medaglia, e il fare delle particolari osservazioni su quelle parti, che il pittore di Anacreonte rappresentar non poteva sull’immagine dell’amica di quel poeta.


{{Nl|Degli animali. }}
{{Nl|Degli animali. }}