Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/457: differenze tra le versioni

→‎Pagine SAL 25%: Creata nuova pagina: la mano, e ’l piede; e così di alcune altre parti, che tanto distintamente composte non fono di queste tre divisioni. La proporzione di...
 
Stato della paginaStato della pagina
-
Pagine SAL 25%
+
Pagine SAL 75%
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
la mano, e ’l piede; e così di alcune altre parti, che tanto distintamente composte non fono di queste tre divisioni. La proporzione di queste tre parti è la stessa nel tutto insieme, che nelle differenti parti. In un uomo ben formato il tronco unitamente alla testa farà proporzionato alle cosce, alle gambe, ed ai piedi; come a questi sono proporzionate le gambe, e le cosce; o come alla mano proporzionate sono le due parti del braccio. Così tre parti ha il volto, cioè tre lunghezze di naso; la testa però non ha quattro lunghezze di naso, siccome alcuni pretendono<ref>Watelet Rcf. far la peint.pag. 6 j.</ref>. La parte superiore della testa, cioè dai primi capelli al vertice, presa perpendicolarmente, non ha che tre quarti della lunghezza del naso, vale a dire, che ha col naso la proporzione di 9. a 12.<ref> Con questo gergo, dice l’Autore ''de Philofophie de la Nature'' a proposito degl’insegnamenti di {{AutoreCitato|Johann Joachim Winckelmann|Winkelmann}} che qui il Traduttore ha abbreviati [ma in questa edizione si sono reintegrati esattamente], può uno bensì divenir Pittagorico, ma non mai amatore della bella natura; e farebbe un gran prodigio, se la posterità dovesse a questa fredda aritmetica il Genio alato della villa Borghese, e il gruppo di Laocoonte. Aggiugneremo che la distribuzione e la divisone di tutte le parti in tre non è punto fondata sulla natura, nè sulla verità. </ref>.
la mano, e ’l piede; e così di alcune altre parti, che tanto distintamente composte non sono di queste tre divisioni. La proporzione di queste tre parti è la stessa nel tutto insieme, che nelle differenti parti. In un uomo ben formato il tronco unitamente alla testa farà proporzionato alle cosce, alle gambe, ed ai piedi; come a questi sono proporzionate le gambe, e le cosce; o come alla mano proporzionate sono le due parti del braccio. Così tre parti ha il volto, cioè tre lunghezze di naso; la testa però non ha quattro lunghezze di naso, siccome alcuni pretendono<ref>{{w|Claude-Henri Watelet|Watelet}} ''Refl. sur la peint. pag. 65''.</ref>. La parte superiore della testa, cioè dai primi capelli al vertice, presa perpendicolarmente, non ha che tre quarti della lunghezza del naso, vale a dire, che ha col naso la proporzione di 9. a 12.<ref>Con questo gergo, dice l’Autore ''de la Philosophie de la Nature'' a proposito degl’insegnamenti di {{AutoreCitato|Johann Joachim Winckelmann|Winkelmann}} che qui il Traduttore ha abbreviati [ma in questa edizione si sono reintegrati esattamente], può uno bensì divenir Pittagorico, ma non mai amatore della bella natura; e farebbe un gran prodigio, se la posterità dovesse a questa fredda aritmetica il Genio alato della villa Borghese, e il gruppo di Laocoonte. Aggiugneremo che la distribuzione e la divisone di tutte le parti in tre non è punto fondata sulla natura, nè sulla verità. </ref>.


{{Nl|Errore di Vitruvio.}}
{{Nl|Errore di Vitruvio.}}
§. 3. Quando leggiamo in {{AutoreCitato|Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio}}, che in architettura le proporzioni delle colonne sono prese da quelle del corpo umano, e che il diametro della parte inferiore della colonna ha alla sua altezza la stessa proporzione, che ha il piede all’intero corpo, dobbiamo tenere per fermo, che in ciò Vitruvio non ebbe già di mira la natura, ma bensì alcune figure ideali formate dagli artefici.
§. 3. Quando leggiamo in {{AutoreCitato|Marco Vitruvio Pollione|Vitruvio}}, che in architettura le proporzioni delle colonne sono prese da quelle del corpo umano, e che il diametro della parte inferiore della colonna ha alla sua altezza la stessa proporzione, che ha il piede all’intero corpo, dobbiamo tenere per fermo, che in ciò Vitruvio non ebbe già di mira la natura, ma bensì alcune figure ideali formate dagli artefici.


§. 4. Affine di pur trovare in qualche maniera verosimile la sua asserzione, ho pensato, come dissi poc'anzi, ch’ei la fondasse nelle proporzioni di alcune antiche figure, nelle quali la testa è più grande che esser non suole naturalmente, siccome ho fatto notare<ref>''Descript. des pierr. grav. ec. cl. 3. sect. 2. princ. pag. 346''.</ref>, fra gli altri monumenti, nella gemma rappresentante i cinque eroi tebani<ref name=pagina457>Vedi la fig. a ''{{Pt|[[../272|pag. 162.]]|[[../Libro_terzo_-_Capo_I#pagename272|pag. 162.]]}}'' Così si vede anche ad altre figure etrusche, principalmente </ref>; ho {{Pt|osserva-|}}
§. 4. Affine di pur trovare in qualche maniera verofimile
la fua aflerzione, ho penfato, come dìftì pocanzì, ch’ei la
fondafte nelle proporzioni di alcune antiche figure, nelle
quali la tefta è più grande che efler non fuole naturalmente,
ficcome ho fatto notare<ref>Descript. des pierr. grav. ec. ci, j. feci. i.
princ. pag. ^46.</ref>, fra gli altri monumenti, nella
gemma rapprefentante i cinque eroi tebani<ref name=pagina457>Vedi la fig. a ''{{Pt|[[../272|pag. 162.]]|[[../Libro_terzo_-_Capo_I#pagename272|pag. 162.]]}}'' Così si vede anche ad altre figure etrusche, principalmente </ref>; ho {{Pt|osserva-|}}