Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano/56: differenze tra le versioni

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Guiscardo, trovansi in Gioffredo Malaterra (l. I, c. 3, 4-11-16, 17, 18-38,
39, 40), in Guglielmo Pugliese (l. II, pag. 260-262), in Guglielmo Gemeticense,
o di Jumièges (l. XI, c. 30, p. 663, 664, ediz. di Camden), in {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna
Comnena}} (Alexiade, l. I, p. 23, 27, l. VI, p. 165, 166) colle note del Ducange
(Not. in Alex. p. 230-232-320), che ha raccolte tutte le Cronache latine e
francesi, e nuovi schiarimenti ne ha tratti.
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illustre dopo una nascita affatto oscura, e in un altro luogo (l. IV, p. 84)
απο εουχατης πενιας και τυχης αφανους da una estrema miseria a da oscura
nascita. {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} era nata per vero dir nella porpora; non così il padre
suo di privata condizione, illustre bensì, ma innalzato dal merito solamente.
198 Il Giannone (t. II, p. 2), dimenticando i suoi autori originali, per far derivare
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l'abilità d'un giureconsulto siciliano.
219 Nelle descrizioni della prima spedizione di Roberto contra i Greci, i miei
autori sono: {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} (I, II, IV, V. libri dell'Alexiade), Guglielmo Pugliese
(lib. IV e V, p. 270-275), e Gioffredo Malaterra (l. III, c. 13, 14-24,
29-39); essi erano contemporanei, e possono riguardarsi come autentici i
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derivano da due figli primogeniti del marchese Azzo. V. Muratori, Antichità
Est.
221 {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} loda e sospira con un po' troppo di libertà questo bel giovinetto,
che le venne promesso in isposo quando fu sciolto l'altro contratto di
nozze colla figlia di Guiscardo. Nel lib. I, pag. 23, ella dice che questo
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una emanazione dell'età d'oro, ec. (p. 27). Ella descrive altrove il bianco e
il vermiglio della pelle, gli occhi di falco ec. l. III, p 71.
222 {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} (l. I, p. 28-29), Guglielmo Pugliese (l. IV, p. 271), Gioffredo
Malaterra (l. III, c. 13, p. 579, 580). Più circospetto si mostra quest'ultimo;
ma il Pugliese dice,
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sono i medesimi che il Pugliese al l. IV, p. 273 chiama equestris gens ducis,
equites de gente ducis.
224 Εις τριακοντα χιλιαδας da trentamila, così si esprime {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} (Alexias,
l. I, p. 37), e un tale calcolo concorda col numero e col carico de' navigli.
Ivit in Dyrrachium cum XV militibus hominum, dice il Chronicon Breve
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di Sais nell'Egitto, e quello di una vergine amazzone del lago Tritonio
nella Libia (Banier, Mythologie, t. IV, p. 1-31, in 12).
235 {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} (lib. IV, p. 116) ammira con una specie di terrore le maschili
virtù di una tal donna. Queste erano più famigliari alle Latine, e benchè
il Pugliese (lib. IV, p. 273) faccia menzione della presenza e della ferita della
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il più poderoso e zelante era Enrico III, o IV Re d'Alema-
241 L'ignoranza ha tradotto των πεδιλων προαλματα, (punte de' talari) Speroni;
e questi impacciavano i cavalieri che combattevano a piedi ({{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}},
Alexias, lib. V, p. 140). Il Ducange ha dedotto il vero significato di
queste parole da una usanza ridicola, ed incomoda, durata dall'undicesimo
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che ei morisse avvelenato per opera o della moglie, o del greco
252 Guglielmo Pugliese (l. V, p. 276) descrive la vittoria de' Normanni, e dimentica
le due sconfitte anteriori, che {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} però non dimentica
(l. VI, p. 159, 160, 161); anzi a sua volta, ella inventa, o esagera una quarta
battaglia ove i Veneziani sono vendicati delle perdite sofferte, e del loro
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Roberto Guiscardo, o Wiscard, nel novero de' cavalieri di Enrico I, il quale
ascese al trono quindici anni dopo la morte del Duca di Puglia.
254 {{AutoreCitato|Anna Comnena|Anna Comnena}} cosparge con gioia d'alcuni fiori la tomba del suo nemico
(Alexiade, l. V, p. 162-166); ma il merito di Guiscardo è ben meglio provato
dalla stima e dalla gelosia di Guglielmo il Conquistatore, ne' cui Stati la