Pagina:Le confessioni di un ottuagenario II.djvu/37: differenze tra le versioni

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Rispose colle lagrime agli occhi il Procuratore:
Rispose colle lagrime agli occhi il Procuratore:
— Io sono veramente grato a tanta deferenza di loro illustri signori (gli incorruttibili cittadini rabbrividirono a questi titoli scomunicati) il Serenissimo Doge ed i colleghi procuratori, come cariche perpetue della Repubblica, sono pronti a sacrificarsi per la sua salute (sacrificarsi voleva dire cavarsela) tanto più che la fedeltà degli Schiavoni rimasti comincia a tentennare, e non si maraviglierebbe per nulla di vederli unirsi ai nostri nemici... (Il Procuratore s’accorse d’aver detto uno sproposito, e tossì e tossì che ne divenne scarlatto come la sua tonaca) dico di vederli unirsi ai nostri amici, che... che... che... vogliono
— Io sono veramente grato a tanta deferenza di loro illustri signori (gli incorruttibili cittadini rabbrividirono a questi titoli scomunicati) il Serenissimo Doge ed i colleghi procuratori, come cariche perpetue della Repubblica, sono pronti a sacrificarsi per la sua salute (sacrificarsi voleva dire cavarsela) tanto più che la fedeltà degli Schiavoni rimasti comincia a tentennare, e non si maraviglierebbe per nulla di vederli unirsi ai nostri nemici... (Il Procuratore s’accorse d’aver detto uno sproposito, e tossì e tossì che ne divenne scarlatto come la sua tonaca) dico di vederli unirsi ai nostri amici, che... che... che... vogliono salvarci... ad ogni costo... Dunque io mi riprometto che queste condizioni (e mostrava il foglio come se stringesse fra le dita una vipera) saranno accettate con tutto il cuore dalla Serenissima Signoria, che il Maggior Consiglio ratificherà i nostri salutari intendimenti, e che presto formeremo una sola famiglia di cittadini uguali e felici. —
salvarci... ad ogni costo... Dunque io mi riprometto che
queste condizioni (e mostrava il foglio come se stringesse fra le dita una vipera) saranno accettate con tutto il cuore dalla Serenissima Signoria, che il Maggior Consiglio ratificherà i nostri salutari intendimenti, e che presto formeremo una sola famiglia di cittadini uguali e felici. —
La voce moriva in gola al Procuratore come un singhiozzo; ma le sue ultime parole furono coperte da una salva di applausi. Egli ne arrossì, il poveruomo, certo di
La voce moriva in gola al Procuratore come un singhiozzo; ma le sue ultime parole furono coperte da una salva di applausi. Egli ne arrossì, il poveruomo, certo di