Pagina:Due novelle aggiunte in un codice del MCCCCXXXVII.djvu/23: differenze tra le versioni
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''Giovanni Cavedone è innamorato |
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di madonna Elisa de gli Onesti, e Agnolo |
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fornaio credendolo servire, della sua |
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propria donna galeotto<ref>Da un cavaliere per nome Galeotto |
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che fu mezzano dell’amore tra Lancillotto e |
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Ginevra, come abbiamo nell’antico romanzo |
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cavalleresco di ''Lancillotto del Lago'' (la cui |
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lettura fa Dante essere stata cagione che Paolo e Francesca da Rimini conoscessero i lor dubbiosi |
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desiri, onde dice al canto 5 dell'''Inferno'': |
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<<Galeotto fu il libro e chi lo scrisse» la voce |
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''galeotto'' divenne per antonomasia sinonima di |
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''mezzano''. Così al ''Decamerone'' del Boccaccio |
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diedesi il secondo titolo di ''Principe Galeotto'' |
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per significare che col pieno adescamento che |
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porge assume in maggior grado gli offici di |
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quel cavaliere.</ref> diviene''. |
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''Giovanni Cavedone è innamorato di madonna Elisa de gli Onesti, e Agnolo fornaio credendolo servire, della sua propria donna galeotto<ref name="pag3">Da un cavaliere per nome Galeotto che fu mezzano dell’amore tra Lancillotto e Ginevra, come abbiamo nell’antico romanzo cavalleresco di ''Lancillotto del Lago'' (la cui lettura fa Dante essere stata cagione che Paolo</ref> diviene''. |
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E' non è guari di tempo passato, |
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che essendo io in Pisa all’albergo del |
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Cappello dove si ritrovonno più e più |
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mercatanti di vari paesi, come tutto |
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{{xx-larger|E}}' non è guari di tempo passato, che essendo io in Pisa all’albergo del Cappello dove si ritrovonno più e più mercatanti di vari paesi, come tutto giorno veggiamo negli alberghi avvenire; e avendo tutti lietamente cenato, ed essendo d’inverno tutti ad uno |
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giorno veggiamo negli alberghi avvenire; |
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e avendo tutti lietamente cenato, |
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ed essendo d’inverno tutti ad uno |