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i loro lavori furono per lo più di terra cotta o di bronzo. Quelli si sono infranti, e questi fusi; e a ciò ascriver si dee la rarità de’ monumenti dell’arte presso que’ popoli. Siccome però lo stile etrusco fu simile a quello degli antichi Greci<ref>Gli antichi artisti greci, che nella durezza
i loro lavori furono per lo più di terra cotta o di bronzo. Quelli si sono infranti, e questi fusi; e a ciò ascriver si dee la rarità de’ monumenti dell’arte presso que’ popoli. Siccome però lo stile etrusco fu simile a quello degli antichi Greci<sup>nota</sup>, potrà quanto abbiamo detto sull’arte etrusca considerarsi quasi come un’introduzione ai Libri seguenti.

dello stile si accostavano allo stile etrusco, secondo {{AutoreCitato|Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano}} citato alla p. zo6.
<ref follow="pagina347">''Tusciæ, & Ligurii. Ideo ait candentis''. Tutte queste fabbriche di Roma, e di altre città non si saranno alzate, e adornate di tal marmo a un tempo stesso, e nel piccolo giro di anni, che passò tra l’erezione della casa di Mamurra, e il punto, in cui scrisse {{AutoreCitato|Strabone|Strabone}}. Onde è ben probabile, che molto prima di questo cavaliere fossero aperte, e note le dette cave. Un tal marmo li chiamava anche ''ligustico''; perchè Luna era ai confini della Liguria, come dice {{AutoreCitato|Servio Mario Onorato|Servio}} ''loc. cit.'';

<poem>
''Nam si procubuit qui saxa ligustica portat,''
''Aixis, & eversum fudit super agmina montem,''
''Quid superest de corporibus?''
</poem>


{{AutoreCitato|Decimo Giunio Giovenale|Giovenale}} ''Sat. 3. v. 257''. Vedi anche in appresso al ''§. 29. capo IV. libro VIII''.</ref>


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<ref>Gli antichi artisti greci, che nella durezza
dello stile si accostavano allo stile etrusco, secondo {{AutoreCitato|Marco Fabio Quintiliano|Quintiliano}} citato alla p. 206.
not. A., sono Calone, ed Egesia, de’ quali fi
not. A., sono Calone, ed Egesia, de’ quali fi
parlerà nel libro IX. capo l.: Duriora, &
parlerà nel libro IX. capo l.: Duriora, &
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Mujeum Vaticanum inlato 5.ove alla;;. XLI,
Mujeum Vaticanum inlato 5.ove alla;;. XLI,
feg. fa le dette liflelfioni. Vi premette anche
feg. fa le dette liflelfioni. Vi premette anche
la figura, che noi ripeteremo in apprellb.</ref>, potrà quanto abbiamo detto sull’arte etrusca considerarsi quasi come un’introduzione ai Libri seguenti.
la figura, che noi ripeteremo in apprellb.</ref>


<ref follow="pagina347">Tusciæ, & Ligurii. Ideo alt candentis, Tutte
qutffte fabbiiche di Roma, e di altre città
non li faranno alzate, e adornate di tal marmo
a un tempo Itcllo, e nel piccolo giro di
anni, che palsò tra l’erezione della cafa di
Mamurra, e il punto, in cui fcrille Strabone. Onde è ben probabile, che molto prima
di quefto cavaliere foliero aperte, e note le
dette cave. Un tal marmo li chiamava anche
liguftico; perchè Luna era ai confini della Liguria,
come dice Servio /oc. c/c. j’
Namjl procubuit qui faxa ligufticapertat,
uixis, & everfumfudii fuper agmina morttem,
Quidjuperefi de corporibus?
Giovenale 5i?t. j. l’. 2J7. Vedi anche in appreflo
al §. zq. capo IV". libro Vili.</ref>


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