Pagina:Storia delle arti del disegno.djvu/327: differenze tra le versioni
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§. 13. Ma sebbene alcuni di quelli vasi possan essere opera etrusca, pure che nol siano generalmente quelli che tali si dicono, lo dimostrano i bellissimi lavori di questa maniera, che scoperti furono e raccolti nella Sicilia. A rapporto del signor barone di Riedesel, amico mio, il quale come conoscitore delle antichità e delle arti ha tutta visitata la Sicilia e la Magna Grecia, sono questi similissimi ai più bei vasi che veggonsi ne’ musei di Napoli, e sovr’alcuni di essi leggonsi greche iscrizioni, che pur si leggono in tre vasi della collezione Mastrilli a Napoli, pubblicati prima dal canonico {{AutoreCitato|Alessio Simmaco Mazzocchi|Mazochi}} mal disegnati e peggio incisi, e quindi con inimitabile esattezza e venustà esposti nella collezione Hamiltoniana. V’è pur colà con greca epigrafe una tazza di terra cotta, ed un altro vafo con quelle parole {{immagine da inserire}} |
§. 13. Ma sebbene alcuni di quelli vasi possan essere opera etrusca, pure che nol siano generalmente quelli che tali si dicono, lo dimostrano i bellissimi lavori di questa maniera, che scoperti furono e raccolti nella Sicilia. A rapporto del signor barone di Riedesel, amico mio, il quale come conoscitore delle antichità e delle arti ha tutta visitata la Sicilia e la Magna Grecia, sono questi similissimi ai più bei vasi che veggonsi ne’ musei di Napoli, e sovr’alcuni di essi leggonsi greche iscrizioni, che pur si leggono in tre vasi della collezione Mastrilli a Napoli, pubblicati prima dal canonico {{AutoreCitato|Alessio Simmaco Mazzocchi|Mazochi}} mal disegnati e peggio incisi, e quindi con inimitabile esattezza e venustà esposti nella collezione Hamiltoniana. V’è pur colà con greca epigrafe una tazza di terra cotta, ed un altro vafo con quelle parole {{immagine da inserire}} KALLIKLES KALOS (Callicle il bello)<ref>Riportato insieme a quegli altri vasi dallo stesso {{AutoreCitato|Alessio Simmaco Mazzocchi|Mazochi}} ''In regii Herculan. Mus. in. tab. Tom. I. Diatr. 2. cap. 3. sect. 3. p. 158''.; ove principalmente illustra la citata iscrizione. </ref>. Le più antiche iscrizioni però stanno sul mentovato vaso Hamiltoniano, di cui, come pure degli altri segnati |
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con greco carattere, tratterò nuovamente nel Libro seguente. |
con greco carattere, tratterò nuovamente nel Libro seguente. |
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E poiché sinora non s’è scoperta ancora alcun’opera, che abbia |
E poiché sinora non s’è scoperta ancora alcun’opera, che abbia |