Pagina:Eneide (Caro).djvu/52: differenze tra le versioni

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<poem>Cimòtoe e Triton, l’una con l’onde,
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Cimotoe e Triton, l’una con l’onde,
L’altro col dorso, le tre navi indietro{{R|240}}
L’altro col dorso, le tre navi in dietro
Ritirâr da lo scoglio in cui percossero.
{{R|235}}Ritirâr da lo scoglio in cui percossero.
Le tre che ne l’arena eran sepolte,
Le tre che ne l’arena eran sepolte
Egli stesso, le vaste Sirti aprendo,
Egli stesso, le vaste Sirti aprendo,
sollevò col tridente ed a trassele.
Sollevò col tridente ed a trassele.
Poscia sovra al suo carro d’ogn’intorno{{R|245}}
Poscia sovra al suo carro d’ogn’intorno
scorrendo lievemente, ovunque apparve,
{{R|240}}Scorrendo lievemente, ovunque apparve,
agguagliò ’l mare, e lo ripose in calma.
Agguagliò ’l mare, e lo ripose in calma.
Come addivien sovente in un gran popolo,

Allor che per discordia si tumultua,
Come addivien sovente in un gran popolo,
E ’mperversando va la plebe ignobile,
allor che per discordia si tumultua,
{{R|245}}Quando l’aste e le faci e i sassi volano
e imperversando va la plebe ignobile,{{R|250}}
E l’impeto e ’l furor l’arme ministrano,
quando l’aste e le faci e i sassi volano
Se grave personaggio e di gran merito
e l’impeto e ’l furor l’arme ministrano,
Esce lor contro, rispettosi e timidi,
se grave personaggio e di gran merito
Fatto silenzio, attentamente ascoltano,
esce lor contro, rispettosi e timidi,
{{R|250}}Ed al detto di lui tutti s’acquetano;
fatto silenzio, attentamente ascoltano,{{R|255}}
Così d’ogni ruina e d’ogni strepito
ed al detto di lui tutti s’acquetano;
Fu ’l mar disgombro, allor che umile e placido
cosí d’ogni ruina e d’ogni strepito
A ciel aperto il gran rettor del pelago
fu ’l mar disgombro, allor che umíle e placido
Co’ suoi lievi destrier volando scórselo.
a ciel aperto il gran rettor del pelago
{{R|255}}Stanchi i Troiani ai liti ch’eran prossimi
co’ suoi lievi destrier volando scórselo.{{R|260}}
Drizzaro il corso, e ’n Libia si trovarono.
Stanchi i Troiani, ai liti ch’eran prossimi
È di là lungo a la riviera un seno,
drizzaro il corso, e ’n Libia si trovarono.

È di là lungo a la riviera un seno,
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