Pagina:Ultime lettere di Jacopo Ortis.djvu/146: differenze tra le versioni

Nessun oggetto della modifica
mNessun oggetto della modifica
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
<section begin="s1" />''fu scritto in Friuli al tempo di Dante.'' Gli storici Friulani trovarono ''Dante meditando e scrivendo fra quelle Alpi romite, i profondi valloni delle quali raffigurano le bolge dell’Inferno dellineate dal suo divo pennello - per tutto un anno - e fu il penultimo della sua vita.'' Dante morì nel 1321, e gli storici Fiorentini che lo videro e lo conobbero, e quei che udirono parlar di lui da’ suoi discendenti, scrivevano prima e dopo quell’anno
<section begin="s1" />''fu scritto in Friuli al tempo di Dante.'' Gli storici Friulani trovarono ''Dante meditando e scrivendo fra quelle Alpi romite, i profondi valloni delle quali raffigurano le bolge dell’Inferno delineate dal suo divo pennello - per tutto un anno - e fu il penultimo della sua vita.'' Dante morì nel 1321, e gli storici Fiorentini che lo videro e lo conobbero, e quei che udirono parlar di lui da’ suoi discendenti, scrivevano prima e dopo quell’anno
della sua morte sino al 1440,<ref>Dino Compagni mori due anni dopo Dante; e Giovanni Villani era loro coetaneo: il Boccaccio nacque otto anni prima che Dante morisse. Filippo Villani viveva intorno al 1400; Leonardo Aretino, nell’anno 1435, scriveva: «Ebbe Dante un fìgliuolo tra gli altri chiamito Piero. — Piero ebbe un figliuolo chiamato Dante: e di questo Dante nacque Lionardo, il quale oggi vive, e me
della sua morte sino al 1440,<ref>Dino Compagni mori due anni dopo Dante; e Giovanni Villani era loro coetaneo: il Boccaccio nacque otto anni prima che Dante morisse. Filippo Villani viveva intorno al 1400; Leonardo Aretino, nell’anno 1435, scriveva: «Ebbe Dante un fìgliuolo tra gli altri chiamito Piero. — Piero ebbe un figliuolo chiamato Dante: e di questo Dante nacque Lionardo, il quale oggi vive, e me
venne a visitare come amico della memoria del suo proavo.» — ''Vita di Dante'', verso la fine.</ref> — e tutti quanti lo fanno stare a dimora in quell’ultimo spazio di vita a Ravenna, se non se forse ne’ pochi giorni che andò a Venezia per Guido. A chi mi starò? Vero è che l’editore del codice esalta la veracità ed il sapere di Giovanni Candido, ed è per avventura il più antico degli storici Friulani: ma scriveva un mezzo secolo dopo l’ultimo de’ Fiorentini; e, se ho da credere al Tiraboschi, «con poco corredo di critica.»<ref>Vol. VII, pag. 940. ediz. Pisana.</ref><section end="s1" />
venne a visitare come amico della memoria del suo proavo.» — ''Vita di Dante'', verso la fine.</ref> — e tutti quanti lo fanno stare a dimora in quell’ultimo spazio di vita a Ravenna, se non se forse ne’ pochi giorni che andò a Venezia per Guido. A chi mi starò? Vero è che l’editore del codice esalta la veracità ed il sapere di Giovanni Candido, ed è per avventura il più antico degli storici Friulani: ma scriveva un mezzo secolo dopo l’ultimo de’ Fiorentini; e, se ho da credere al Tiraboschi, «con poco corredo di critica.»<ref>Vol. VII, pag. 940. ediz. Pisana.</ref><section end="s1" />