Pagina:Zibaldone di pensieri VI.djvu/18: differenze tra le versioni

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<section begin=1 /><!--{{ZbPagina|3537}}--><noinclude>bato; </noinclude>dunque non fa prova di perfetto coraggio. Come colui che nel pericolo, essendo assalito, o dubitando di esserlo, si diffonde in minacce e in bravare il nemico. Le parole e gli atti di costui dimostrano il coraggio e il non aver timore alcuno. Ma la sostanza è ch’egli teme assai, e che cerca d’allontanare o di scemare il pericolo col mostrare di non temerlo. E cosí il timore produce in lui le apparenze del coraggio. Or non altrimenti accade nel caso suddetto, dove il timore produce una specie di disperazione <section end=1 /><section begin=2 />{{ZbPagina|3538}} (segno ed effetto di timore eccessivo, quand’ella non è giusta, e quelli che piú facilmente e grandemente si disperano nel pericolo, e che perciò, dovendo necessariamente combatterlo, fanno opere di maggior ardire, sono appunto i piú timidi: il timore è per essi, come per tutti gli uomini, piú insopportabile e penoso del pericolo e del danno: essi non si precipitano in questo se non perché hanno moltissimo di quello, e per fuggir esso timore) di disperazione, dico, che ha sembianza di straordinario coraggio, e non è che temerità e cecità di mente prodotta dalla paura; e cosí nel caso di chi dimostra allegria ec.
<section begin="1" /><!--{{ZbPagina|3537}}--><noinclude>bato: </noinclude>dunque non fa prova di perfetto coraggio. Come colui che nel pericolo, essendo assalito, o dubitando di esserlo, si diffonde in minacce e in bravare il nemico. Le parole e gli atti di costui dimostrano il coraggio e il non aver timore alcuno. Ma la sostanza è ch’egli teme assai, e che cerca d’allontanare o di scemare il pericolo col mostrare di non temerlo. E cosí il timore produce in lui le apparenze del coraggio. Or non altrimenti accade nel caso suddetto, dove il timore produce una specie di disperazione <section end="1" /><section begin="2" />{{ZbPagina|3538}} (segno ed effetto di timore eccessivo, quand’ella non è giusta, e quelli che piú facilmente e grandemente si disperano nel pericolo, e che perciò, dovendo necessariamente combatterlo, fanno opere di maggior ardire, sono appunto i piú timidi; il timore è per essi, come per tutti gli uomini, piú insopportabile e penoso del pericolo e del danno: essi non si precipitano in questo se non perché hanno moltissimo di quello, e per fuggir esso timore) di disperazione, dico, che ha sembianza di straordinario coraggio, e non è che temerità e cecità di mente prodotta dalla paura: e cosí nel caso di chi dimostra allegria ec.


Il perfetto coraggio ne’ pericoli ch’esigono operazione, ha molti piú esempi reali che l’altro sopra descritto, e non è certamente una pura idea come forse l’altro lo è. L’uomo che pensa a combattere il pericolo, e che in effetto è occupato esteriormente a combatterlo, si può dir che non pensa al pericolo, bench’ei perfettamente l’intenda. Quella cura ed attività esteriore ed interiore è una specie di potentissima, efficacissima e total distrazione che diverte l’immaginativa <section end=2 /><section begin=3 />{{ZbPagina|3539}} e l’intelletto dal pensiero, dalla considerazione, dalla contemplazione, per cosí dire, e dalla vista di quel pericolo medesimo, a cui ella è tutta intenta di riparare, ed al qual solo ella è rivolta. Essa occupa tutto l’animo, essa è cura di provvedere al pericolo; ed occupando tutto l’animo<section end=3 />
Il perfetto coraggio ne’ pericoli ch’esigono operazione, ha molti piú esempi reali che l’altro sopra descritto, e non è certamente una pura idea come forse l’altro lo è. L’uomo che pensa a combattere il pericolo, e che in effetto è occupato esteriormente a combatterlo, si può dir che non pensa al pericolo, bench’ei perfettamente l’intenda. Quella cura ed attività esteriore ed interiore è una specie di potentissima, efficacissima e total distrazione che diverte l’immaginativa <section end="2" /><section begin="3" />{{ZbPagina|3539}} e l’intelletto dal pensiero, dalla considerazione, dalla contemplazione, per cosí dire, e dalla vista di quel pericolo medesimo, a cui ella è tutta intenta di riparare, ed al qual solo ella è rivolta. Essa occupa tutto l’animo, essa è cura di provvedere al pericolo; ed occupando tutto l’animo<section end="3" />