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e ’l secondo<ref>''lib. 36. cap. 8. sect. 13''. </ref> sasso tebano. Di quello non restaci nessuna figura, e solo abbiamo alcune colonne, che pur sono rarissime. In Roma due ve n’ha assai grandi nella chiesa detta alle tre fontane presso s. Paolo<ref>Trasportate ultimamente al Museo Pio-Clementino.</ref>; due ne sono nella chiesa di s. Lorenzo fuor di città, le quali però sono talmente incassate nel muro che poca parte sen vede<ref>Queste due non sono di porfido, ma di un granito nericcio finissimo; e si vedono scoperte più della metà.</ref>; e due altre più piccole ne portò seco al principio di questo secolo il signor Fuentes Ambasciadore di Portogallo presso la santa Sede. V’erano altre volte nel palazzo Verospi due vasi di lavoro moderno e mal conformati, fatti cogli avanzi di simili colonne infrante.
e ’l secondo<ref>(a)</ref> sasso tebano. Di quello non reftaci nefTuna
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§. 11. Può nascer dubbio, se questa pietra sia originaria d’Egitto, dachè niun viaggiatore, ch’io sappia, parla di cave di porfido che colà si ritrovino. Tal dubbio mi obbliga ad entrare in qualche disamina fu questo punto, e spero che le cognizioni da me acquistate riguardo al granito serviranno a spargere de’ lumi anche sul porfido.
§. 11. Può nafcer dubbio, fé quefla pietra fia originaria
d’Egitto, dachè niun viaggiatore, ch’io fappia, parla di cave
di porfido che colà fi ritrovino. Tal dubbio mi obbliga
ad entrare in qualche difamina fu quefìio punto, e fpero che
le cognizioni da me acquifi:ate riguardo al granito ferviranno
a fpargere de’ lumi anche fui porfido.


§. 12. Si fa che in molti paefi d’Europa trovanfi grandi
§. 12. Si fa che in molti paesi d’Europa trovansi grandi
montagne di granito, coficchè di tal pietra fabbricate fono
montagne di granito, cosicchè di tal pietra fabbricate sono
molte cafe in Francia; e in Ifpagna fulla pubblica via da Alicante
molte case in Francia; e in Ispagna sulla pubblica via da Alicante
fino presso a Madrid sempre sul granito si cammina<ref name=pagina130>Nel Ms. della traduzione francese di quest’Opera incominciata dal signor de Toussains v’è la seguente nota dell’Autore, che non si trova in alcuna edizione. Nessuno, che io sappia, dic’egli, ha prima di me fatta menzione del porfido, sì rosso che verde di bellissimo colore, esistente nel Tirolo. Amendue le specie sono a massi staccati e per lo più di forma lenticolare. I torrenti li rotolano nelle valli, e ne sono in buona parte cinte le vigne, cominciando dal Veronese fino oltre Brixen. Il verde comincia a vedersi verso la fine della strada fra il monte e ’l fiume, le cui sponde ne offrono de’ grossi massi cadutivi dall’alto. La maggior parte son sì grandi che potrebbero formarsene delle tavole. Fra Colman e Deustsch v’ha delle montagne intere di porfido rosso, e in un passo stretto tra ’l monte e ’l fiume sovente l’asse delle ruote</ref>.
fino preflb a Madrid fempre fui granito iì cammina<ref name=pagina130>(i)</ref>.
Or poiché fotto la lava del Vesuvio trovansi de’ pezzi di
Or poiché sotto la lava del Vesuvio trovansi de’ pezzi di


<ref follow="pagina239">la città di ''Syene'', che sta tra i confini dell’Egitto, e dell’Etiopia, come scrive {{AutoreCitato|Strabone |Strabone}} ''lib. 17. p. 1174''. Aggiugne {{AutoreCitato|Gaio Plinio Secondo|Plinio}} ''sect. 14''. che se ne facevano gli obelischi. Dunque il ''pyropœcilon'' è il granito, non il porfido, di cui riconosce una sola qualità, cioè il rosso; e da quelle minute macchie, o punti bianchi, che il porfido ha frammisti al color rosso, lo chiama ''leptopsephos''.</ref>

la città di Syene, che fta tra i confini dell’

fains v’è la feguente nota dell’Autore, che
Egitto, e dell’Etiopia, come fcrive Strabone non fi trova in alcuna edizione.Nefluno,
Ili. ly.p.i 174.. Aggiugne Plinio feci. 14.. che che io fappia, dic’edi, ha prima di me fatta
fé ne facevano gli obelifchi. Dunque il -py- menzione del porfido, sì rollo che verde di
ropcecilon è il granito, non il porfido, di bellirtimo colore, efiftentc nel Tiro’?. Amencui
riconofce una fola qualità, cioè il roHo; due le fpecic fono a malfi lìaccati e per lo più
e da quelle minute macchie, o punti bian- di forma lenticolare. I torrenti li rotolano
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{a) Uh. ^6. cap. S. fia. r^. Brixen. Il verde comincia a vederfi verfo a
(a) Trafportate ultimamente al Mufeo Pio- fine della fliaJa fra il monte e’I fiume, le
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(b) Quefte due non fono di porfido, ma tivi dall’alto. La maggior parte fon sì grandi
di un granito nericcio finiftìmo j e li vedono che potrebbero formarfcne delle tavole. Fra
fcoperte pili della metà. Coiman e Deuftfch v’ha delle montagne 111-
(i) Nel Ms. della traduzione francefe di tere di porfido roffo, e in un palio Itretta
«}ueft’Opcra incornijiciata dal tìgnor de Toufr tra’l monte e’I fiume fovcnte l’alfe delle ruots