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$. 13. Fra i bassi-rilievi che a quelle imitazioni appartengono è principalmente da rammemorarsi quello di bafalte verde, che sta nel cortile del palazzo Mattei<ref>(a)</ref>, e rappresenta l’apparato d’una processione. Un’altr’opera di questa maniera vedesill alla fine del capitolo presente<ref>(i)</ref>.
$. 13. Fra i baflì-rilievi che a quelle imitazioni appartengono
è principalmente da rammemorarfi quello di bafalbain-
te verde, che fta nel cortile ad palazzo Mattei (a), e rap-
■• prefenta l’apparato d’una procefTione. Un’altr’opera di quefta
maniera vedell alla fine del capitolo prefente (i).


§. 14. Warburton<ref>{a)</ref> pensa che un lavoro di questo stile d’imitazione fatto a Roma sia la torinese [[:w:mensa isiaca|Tavola Isiaca]] di bronzo, in cui sono intarsiate delle figure d’argento; ma l’opinion sua manca d’ogni fondamento; e pare che per altro fine egli non abbia preso a sostenerla, se non perchè favorisce il suo sistema<ref>(2)</ref>; troppo son chiari in questo monumento gl’indizj del più antico stile egiziano.
§. 14. Warburton {a) penfa che un lavoro di quefto fliIg
d’imitazione fatto a Roma fìa la torinefe Tavola Iliaca
di bronzo, in cui fono intarliate delie figure d’argento;
ma l’opinion fua manca d’ogni fondamento; e pare che per
altro fine egli non abbia prefo a foftenerla, fé non perchè
favorifce il fuo fiftema (2); troppo fon chiari in quefto monumento
gl’indizj del più antico fìile egiziano.


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§. 15. Dopo le fiatue e i lavori di rilievo parleremo
de’ canopi che generalmente fon lavorati in bafalte (b), e
§. 15. Dopo le statue e i lavori di rilievo parleremo de’ canopi che generalmente fon lavorati in basalte<ref>(b)</ref>, e quindi delle gemme che al par di quelli presentano geroglifici e figure egiziane. De’ primi uno ve n’ha nel museo
<ref follow="pagina221">{{Pt|sibile|possibile}} impedire, che non andasse apertamente
quindi delle gemme che al par di quelli prefentano geroglifici
ripullulando dopo ciascuna proibizione. A questre dunque alludeva Cicerone, e non poflono
e figure egiziane. De’ primi uno ve n’ha nel mafeo
Capine
cano-
^bile impedire, che non andafTc apettam’ente
ripullulando dopo ciafcuna proibizione. h
«luefre dunque alludeva Cicerone, e non poflono
intenderfi altrimenti le di lui parole: Si
intenderfi altrimenti le di lui parole: Si
diifunt UH, quos colimus & accipimus: cur
diifunt UH, quos colimus & accipimus: cur
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degl’imperatori Adriano, Comodo,
degl’imperatori Adriano, Comodo,
Caracalla, e Settimio Severo. Leggali Foggini
Caracalla, e Settimio Severo. Leggali Foggini
loc.cit. pag.4-S- _,,_
loc.cit. pag.4-S.</ref>

(a) Monum..Matthéi). T.iil. Tab.XXFL
(a) Monum..Matthéi). T.iil. Tab.XXFL
fg. 2. È di marmo bianco, come ivi pag. 45.
fg. 2. È di marmo bianco, come ivi pag. 45.
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