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§. 9. La Grecia all’opposto per molti fiumi, monti, penisole ed isole divisa, ebbe ne’ più rimoti tempi altrettanti re quante aveva città, e que’ re troppo gli uni agli altri vicini, portati alle contenzioni e alle guerre, turbavano perpetuamente il riposo; del che e la popolazione, e seco lo studio e gli utili ritrovamenti nelle arti molto danno risentivano. È quindi facile l’argomentare che le arti siano state molto più tardi conosciute in Grecia che in Egitto<ref>Vegg. {{AutoreCitato|Antoine-Yves Goguet|Goguet}} ''l. c. l. {{Sc|iI}}. sez. {{Sc|iI}}''.</ref>.
§. 9. La Grecia all’opposto per molti fiumi, monti, penisole ed isole divisa, ebbe ne’ più rimoti tempi altrettanti re quante aveva città, e que’ re troppo gli uni agli altri vicini, portati alle contenzioni e alle guerre, turbavano perpetuamente il riposo; del che e la popolazione, e seco lo studio e gli utili ritrovamenti nelle arti molto danno risentivano. È quindi facile l’argomentare che le arti siano state molto più tardi conosciute in Grecia che in Egitto<ref>Vegg. {{AutoreCitato|Antoine-Yves Goguet|Goguet}} ''l. c. l. {{Sc|iI}}. sez. {{Sc|iI}}''.</ref>.


§. 10. Quando però in Grecia quelle ebbero principio, mostrarono colà, come presso i popoli orientali, tanta semplicità e rozzezza, che ben può vedersi non averne i Greci avuti i primi semi da altre nazioni, ma esserne slati eglino stessi i primi inventori<ref>(e) Osservaremo qui col dotto P. {{AutoreCitato|Aurelio de' Giorgi Bertola|Bertola}} ''Lezioni dì Storia, Tom. I. cap. 3. not. 2.'', che dicendosi avere i greci, e altri popoli avuto per maestri gli egiziani, o altri, non intendesi che non esistessero tra di essi i primi germi delle belle arti in ispecie, i quali spuntaron sempre dove più, dove meno, e rivestiti di una singolare indole dal clima, dalla religione, dal governo: si ha solo da intendere, che si sono sviluppati più facilmente, ed hanno messo fiori più presto coll’ajuto di chi avea già potuto consimili germi ridurre a grandi ed utili piante. Né {{AutoreCitato|Johann Joachim Winckelmann|Winkelmann}} prova il contrario colle ragioni, che va in appresso esponendo.</ref>. Adoravano già trenta divinità visibili, e a nessuna ancora non aveano data umana forma, contenti d’indicarle per mezzo d’informi masse, o di pietre quadrate, siccome faceano gli Arabi<ref>Max. Tyr. ''Diss. 8. §. 8. pag. S6., & {{AutoreCitato|Clemente Alessandrino|Clem. Alex.}} ''Cohort. ad Gent. c. 4. p. 40. l. 21.'' [Codin. ''de Origin. Constantinopolit. cap. 66. pag. 31. C''.</ref> e le Amazzoni<ref>{{AutoreCitato|Apollonio Rodio|Apollon.}} ''Argon'', l. z. v. 1176''.</ref>: queste trenta pietre trovaronsi nella città di Fera in Arcadia
§. 10. Quando però in Grecia quelle ebbero principio, mostrarono colà, come presso i popoli orientali, tanta semplicità e rozzezza, che ben può vedersi non averne i Greci avuti i primi semi da altre nazioni, ma esserne stati eglino stessi i primi inventori<ref>Osservaremo qui col dotto P. {{AutoreCitato|Aurelio de' Giorgi Bertola|Bertola}} ''Lezioni dì Storia, Tom. I. cap. 3. not. 2.'', che dicendosi avere i greci, e altri popoli avuto per maestri gli egiziani, o altri, non intendesi che non esistessero tra di essi i primi germi delle belle arti in ispecie, i quali spuntaron sempre dove più, dove meno, e rivestiti di una singolare indole dal clima, dalla religione, dal governo: si ha solo da intendere, che si sono sviluppati più facilmente, ed hanno messo fiori più presto coll’ajuto di chi avea già potuto consimili germi ridurre a grandi ed utili piante. Né {{AutoreCitato|Johann Joachim Winckelmann|Winkelmann}} prova il contrario colle ragioni, che va in appresso esponendo.</ref>. Adoravano già trenta divinità visibili, e a nessuna ancora non aveano data umana forma, contenti d’indicarle per mezzo d’informi masse, o di pietre quadrate, siccome faceano gli Arabi<ref>Max. Tyr. ''Diss. 8. §. 8. pag. S6., & {{AutoreCitato|Clemente Alessandrino|Clem. Alex.}} ''Cohort. ad Gent. c. 4. p. 40. l. 21.'' [Codin. ''de Origin. Constantinopolit. cap. 66. pag. 31. C''.</ref> e le Amazzoni<ref>{{AutoreCitato|Apollonio Rodio|Apollon.}} ''Argon'', l. z. v. 1176''.</ref>: queste trenta pietre trovaronsi nella città di Fera in Arcadia