Teatro Historico di Velletri/Velletri Albergo de' Grandi: differenze tra le versioni

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Alessandro Quarto Sommo Pontefice, è stato in Velletri, e mi persuado fosse quando andò in Anagni sua Patria; perché, essendo egli stato Vescovo Cardinal Veliterno, volse venir ad honorar la sua prima Chiesa, dove consacrò, benedisse, et autenticò una Croce piena di Reliquie, che si conserva nella Catedrale con molta decenza, e si mostra al Popolo, che numeroso divotamente vi concorre, due volte l'Anno, cioè il giorno di S. Eleuterio Vescovo, e Martire per li vint'uno di Maggio, et il giorno di S. Clemente Papa, e Martire per li vintitre di Novembre.
 
Voglio anco registrarmi Bonifacio Ottavo Sommo Pontefice, quale v'è stato da fanciullo chiamato Benedetto figlio di Loffredo Caetano, quale si allevò nel nostro Conv. di S. Franc. sotto la cura di Fra Bruno, ò Leonardo Patrasso suo Zio, che poi lo fece Cardinale nel <small>M.CCC.</small> perciò non mi maraviglio, s'egli tanto honorò la nostra Religione, e particolarmente la Provincia di Roma, con cinque Cardinali, che furono fra Giacomo Tomasi d'Anagni, Fr. Andrea Conti, hora Beato, che rinunciò il Cappello, il cui Corpo si conserva nella nostra Chiesa di S. Lorenzo del Piglio, con molta veneratione, per li di cui meriti si ricevono molte gratie a Dio, Fr. Gemtile da Montefiore Marchiano, Fr. Leonardo Patrasso de Guercino suddetto, Fr. Giovanni Minio di Morro Marchiano; come anco fece molti Vescovi, dè quali non me curo farne racconto. Quando il Sig. Conte Barsi non mi testificasse d'haver vedute Scritture nel nostro Archivio di S. Francesco, nelle quali stava registrata l'educatione di questo Pontefice, potrebbe il Lettore accorto scuprirlo dalle parole contenute nel Breve del Vescovato Hortense di Fr. Lorenzo da Velletri Min. Con. nel quale apertamente espone l'affetto benigno, e la familiare conversatione di esso Pontefice col detto Frate; e sono le seguenti. ''Non igitur considerantes attentius Religionis honestatem laudabilem, morum elegantiam, conversationis, et vita munditiam, discretionis industriam, et aliarum dona virtutum, quibus te bonorum Dator Altissimus decoravit, etc.'' qual Breve fù spedito li tre di Ottobre del <small>M.CC.XCVIII.</small> Si trova nell'Archivio di Castello un'instromento, nel quale la nostra Città elesse per Podestà questo Sommo Pontefice, e la sopra inscrittione dice, ''Instrumentum, in quo Commune Velitrarum eligit in Potestatem per sex menses Bonifacium Papam Octavum.'' Non ho potuto penetrare, se questa elettione fù avanti che egli fosse Papa, overo doppo per corrispondere al paterno, et amoroso affetto di lui, ò pure per sedare qualche controversia, e dissentione de' Cittadini, ma comunque sia, risulta in riputatione, et honore della Città, che come Republica si governava nell'elettione de' Ministri.