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6 O r i g i n e   d e l l e   A r t i

LIS. I. CAP. I.

re, e dalle altre parti altissimi monti (a). li corfo del fiume, e J’ uguaglianza della fua fuperficie non permifero mai che li dividefTe; e fé in certi tempi v’ebbero più re, ciò ben poco durò. Quindi è che l’Egitto più di qualunque altro paefe lunga pace e ripofo ha goduto; Je quali cofe fanno nafcere le arti, e i progrefli ne favorifcono. di’fiomòn^b ^’ 9- La Grecia all’oppofto per molti fiumi, monti, peGrccu. nifole ed ifole divifa, ebbe ne’ più rimoti tempi altrettanti re quante aveva città, e que’ re troppo gli uni agli altri vicini, portati alle contenzioni e alle guerre, turbavano perpetuamente il ripofo; del che e la popolazione, e feco Io ftudio e gli utili ritrovamenti nelle arti molto danno rifentivano. E’ quindi facile l’argomentare che le arti fiano fiate molto più tardi conofciute in Grecia che in Egitto (b). jT. IO. Quando però in Grecia quelle ebbero principio, moftrarono colà, come prefso i popoli orientali, tanta femplicità e rozzezza, che ben può vederfi non averne i Greci avuti i primi femi da altre nazioni, ma efTerne flati eglino fteflì i primi inventori (e). Adoravano già trenta divinità vifibili, e a nefsuna ancora pon aveano data umana forma, contenti d’indicarle per mezzo d’informi mafie, o di pietre quadrate, ficcome faceano gli Arabi (a) e le Amazzoni {h): quefi:e trenta pietre trovaronfi nella città di Fera in Arcadia ai (a) Dalla parte d’oriente non ha monti; defi che non efifteflero tra di eflTi i primi gerquindi fu Tempre aperto alle incuriioni dei mi delle belle arti in ifpecie, i quali fpuntapopoli vicini. Sefortii ritornato dalle Tue con- ron fempre dove più, dove meno, e rivediti quifte vi fabbricò per difefa un muro da Pelu- di una lingolare indole dal clima, dalla relifio fino ad Eliopoli lungo i eoo. ftadj, che gione, dal governo: fi ha folo da intendere, fanno circa i >po. miglia. Diodoro /. i. 5. fj. che fi fono (viluppati più facilmente, ed haiiptig.66. e 6y. Fece fcavare anche un gran no melTo fiori più prcfto coli’ ajuto di chi numero di canali lungo il Nilo, per rendere avea già potuto confiniili germi ridurre a r Egitto impraticabile ai carriaggi, e ai ca- grandi ed utili piante. Né ( inkclmann provalli dei nemici fé mai vi foflero entrati. va il contrario colle ragioni, che va in apDiodoro /. e., Erodoto /. 2. c.roS.p.i jz. prclTo efponendo. (b) Vegg. Goguct /. e. /. il.fei. il. {a) Max. Tyr. Difs. S. S. 8. pag. S6., & (e) Oflervaremo qui col dotto P. Bertola Clem. Alex. Cohort. ad Gent.c..f.p.4.o. /.21. Legioni dì Scoria, Tomi. cap.^. not. z., che [ Codin. de Origin. Conjìantinopeìù. cap. 66, diccndofi avere i greci, e altri popoli avuto pag.;t. C. per aiaeftii gli egiziani, o altri, non inten- (i) Apolion. Argon, l. z. v.1176.